Revenge: Midnight Factory, la collana dedicata al terrore di Koch Media, torna in sala con un “rape and revenge movie” pulp e violento, firmato da una giovane donna al suo esordio alla regia cinematografica. Un opera prima esplosiva!
Jen (Matilda Lutz), una giovane ragazza provocante e sfrontata, decide di passare il weekend con il suo ricco amante per una tradizionale battuta di caccia nel deserto. La coppia è apparentemente affiatata e serena ma quando gli amici e colleghi di Richard (Kevin Janssens) giungono nella villa isolata nel deserto, la ragazza diventa presto oggetto del desiderio sessuale del branco. La caccia è aperta…
Cosa funziona in Revenge
Al suo esordio alla regia cinematografica la giovane regista francese Coralie Fargeat, sceglie di girare un violentissimo e spietato “rape and revenge movie“, con protagonista l’italianissima Matilda Lutz e un contorno di protagonisti maschili convincenti. In piena bufera post caso Harvey Weinstein, e seguendo l’inarrestabile cronaca nera di femminicidio, arriva in sala un film che impone sul grande schermo la rivalsa brutale e spietata delle donne. Da oggetto del desiderio e preda a guerriera e cacciatrice, la trasformazione di Jen è convincente e intrigante sebbene macchiata da qualche leggerezza in fase di sceneggiatura.
Revenge è un film ricco di scene forti in cui il tasso di violenza fisico e psicologico spinge sagacemente sul pedale dell’acceleratore. Coralie Fargeat dimostra di essere a suo aggio con la materia cinematografica più autoriale tanto quanto con il taglio pulp e irriverente con il quale ha realizzato la sua opera prima. Una pellicola che non si mostra solo come manifesto di rivincita delle donne ma anche come immagine di denuncia di una società per buona parte ancora culturalmente primitiva. Sono almeno tre le sequenze memorabili: la caduta di Jen, la scena con il peyote e lo scontro finale, ma non sono le uniche perché visivamente parlando, Fargeat, dimostra di saperci fare anche nelle scene più tranquille o sensuali (Chupa Chups). Imperdibile.
Perché non guardare Revenge
Diretto con piglio autoriale che sfocia in un pulp violentissimo e grottesco, Revenge, è un action-thriller solido che con carattere e abnegazione per la sua vendetta arriva dritto alla meta. Per farlo la sceneggiatura non risparmia piccoli espedienti narrativi (forzature) e incertezze. La bella Jen per salvarsi la vita diventa più spietata di Vlad l’impalatore, più stratega di Alessandro Magno e praticamente indistruttibile, il tutto in una sola notte. Una leggerezza di scrittura che non mina assolutamente il suo contenuto artistico e qualitativo ma che può far storcere la bocca agli appassionati del realismo.
Sorvolando su questa lieve leggerezza di struttura, Revenge, dimostra che la vendetta può essere spietata e imprevedibile come la bellezza. Il primo revenge movie al femminile è promosso.
Revenge è al cinema dal 6 settembre con Koch Media