Respiri è l’opera prima di Alfredo Fiorillo con protagonista Alessio Boni, attore che tutti ricordano ne “La meglio gioventù”. Un film di genere tutto italiano con omaggi e riferimenti a capolavori esteri che vede anche la presenza di grandi nomi come Eva Grimaldi e Milena Vukotic
In una lussuosa villa in riva al lago d’Iseo, Francesco (Alessio Boni) è il protagonista di Respiri, un uomo che cerca riposo e tranquillità dai fantasmi del suo passato. Speranza vana, la casa sembra più infestata che mai, e le persone che ci lavorano e ci vivono non fanno che alimentare i suoi tormenti. In particolare Elisa (Eleonora Trevisani), la giovanissima figlia di Francesco, che vive in un mondo tutto suo, incurante dei pericoli e dei problemi del padre.
Ma quale mistero si nasconde dietro di lui? Cosa lo tormenta così tanto da isolarsi e allontanare sempre più persone dalla sua vita?
Cosa funziona in Respiri
Film indipendente, primo lungometraggio di Alfredo Fiorillo, Respiri è un film che riscopre il genere italiano del thriller d’orrore. Una pellicola tanto italiana quanto internazionale: la villa e i suoi abitanti (esterni girati a Sarnico, mentre gli interni si trovano a Parabiago) ricordano bene celebri opere del passato come Profondo Rosso di Dario Argento e The Others di Alejandro Amenábar.
Merito soprattutto della bambina protagonista, Eleonora Trevisani, alla sua seconda esperienza sul set dopo D.A.D, che ha ricordato perfettamente quanto possono essere inquietanti le bambine con una bambola in mano, la sua Elisa, con i suoi sguardi, i suoi silenzi unite alla filastrocca la fanno degna erede di Nicoletta Elmi, ma anche Linda Blair o Alakina Mann.
Eleonora è la prima di un ricco cast femminile, che vede Milena Vukotic come governante, Eva Grimaldi come infermiera, oltre a Lidiya Liberman nel ruolo dell’amante di Francesco, così come quello maschile è degno di nota. Non solo il protagonista Alessio Boni, ma soprattutto Pino Calabrese, nel ruolo di un ancor più inquietante e ambiguo custode (anche un po’ alla Freddy Krueger) regala un’interpretazione degna di nota.
Una grande squadra che con una buona regia e una complessa scrittura fa di Respiri un film decisamente intrigante e coinvolgente.
Perché non guardare Respiri
Lungo, lento e complesso, caratteristiche tipiche del genere thriller che appunto in Respiri non mancano, perciò per chi non è veramente appassionato potrebbe essere faticoso arrivare fino alla fine. La complessità poi può anche essere considerata una debolezza perché appunto la storia nel suo insieme, e la rivelazione finale, possono essere difficili da comprendere dopo una prima visione. Il messaggio può dunque non arrivare subito, meglio dunque andare a vederlo più di una volta per non lasciarsi andare con giudizi affrettati.
Prodotto da “L’Age d’Or” e distribuito da Europictures, Respiri è al cinema in Italia da giovedì 7 giugno 2018.