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Pertini Il Combattente: dal 15 marzo in sala il documentario di Giancarlo De Cataldo

Pertini Il Combattente vede Giancarlo De Cataldo nei vesti di autore e narratore del documentario dedicato al Presidente Partigiano. Distribuito da Altre Storie, vedrà le sale dal prossimo 15 marzo.

Pertini Il Combattente arriverà a metà marzo come testimonianza di un’era e catalizzatore nostalgico per un’Italia scomparsa e rimpianta. Nelle settimane delle elezioni e di tutti i discorsi che attorno ad esse gravitano (dall’antipolitica alla sfiducia nei partiti, dalla scomparsa delle ideologie all’ennesima ingovernabilità), il documentario di Graziano Diana e Giancarlo De Cataldo non mancherà di attirare le sue attenzioni, tornando a raccontare la figura politica più iconica e amata della Prima Repubblica e non solo. Per la prima volta in veste di regista, De Cataldo si è dunque affiancato allo sceneggiatore e autore televisivo Graziano Diana per tradurre in documentario cinematografico il suo libro Pertini Il Combattente. Il film mantiene lo stesso titolo, conta sulla coproduzione di vari colossi (c’è anche Sky Italia), e verrà distribuito in sala il prossimo 15 marzo per Altre Storie.

Strutturato come un variopinto collage di interviste, filmati d’epoca e ricostruzioni a cartone animato, Pertini Il Combattente è narrato dallo stesso De Cataldo, in veste di affabulatore di un gruppo di ragazzi. Lo scrittore, magistrato e autore televisivo vuole rivolgersi direttamente agli spettatori moderni e alle nuove generazioni. “Ma voi lo sapete chi è stato Sandro Pertini?”, domanda. Parte da lì una ricostruzione più o meno cronologica della vita dell’iconico statista ligure, con ampio spazio dedicato alla sua dimensione unica di icona pop: gli ovvi tributi di Pazienza e Venditti, certo, ma anche archeologiche riscoperte di assurde canzoni-tributo d’epoca, editoriali ingialliti, caricature di ogni genere. I filmati del presidente partigiano al Mundial dell’82, gli incontri con gli studenti, le visite al pozzo di Alfredino Rampi e le macerie dell’Irpinia. Puntellano le interviste, interessantissime e non per forza divinizzanti, ad Emma Bonino, Giorgio Napolitano, Eugenio Scalfari, persino Dino Zoff. E la celebrazione doverosa del “Presidente più amato dagli italiani”, come recita la tagline. Che non mente.

About Saverio Felici

(Roma, 1993) Lavora nei campi dell'editoria e della produzione audiovisiva. Scrive e collabora tra gli altri con Point Blank, Nocturno e Cineforum.

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