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Overlord – Un Nazi Zombie Movie di serie A, prodotto da JJ Abrams

Prodotto da JJ Abrams, diretto da Julius Avery al secondo film, Overlord è un nazi zombie movie in sala per la Fox dal 9 novembre in contemporanea mondiale

Overlord ha tutte le carte in regola per diventare il più importante successo commerciale di un intero filone cinematografico. A dispetto delle assurdità delle premesse, dietro il concetto dei nazi zombie movies esiste una narrativa vasta e stratificata, che affonda le radici nei gloriosi exploitation sci-fi americani degli anni ’50 e ’60 (quando l’esotico incubo nazista generava negli USA le prime derive trash) e arriva, con il suo grottesco fascino intatto, fino alla sensibilità dei 2010. I titoli più significativi (si fa per dire) degli anni recenti: il dittico Dead Snow, la saga di Outpost, i nazi zombie videoludici di Call of Duty. E ora, JJ Abrams. Fedele alla sua fama di nerd onnipotente, Abrams concepì la storia di Overlord alcuni anni fa: lo script è stato poi ultimato dall’amico Billy Ray, e affidato al giovane Julius Avery con il benestare in produzione della potentissima Bad Robot Productions dello stesso Abrams. Il film non solo si è fatto davvero, ma lo si è fatto alla grande. C’è il budget, c’è l’impegno distributivo (Paramount e Fox coinvolte), c’è tutta la voglia di giocare al cinema più triviale con le armi delle major.

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La storia di Overlord: un commando di paracadutisti americani (Wyatt Russell è il capo cinico, Jovan Adepo la recluta idealista: sono loro i personaggi chiave) raggiunge la Francia occupata in missione suicida. Il compito è abbattere una torre trasmittente nazista in un villaggio locale circondato dalla foresta. Siamo a pochi giorni dall’avvio dell’Overlord Operation e dello Sbarco, e l’operazione preliminare dei guastatori è decisiva. Come gli  yankee impareranno presto, il lugubre paese funge in realtà da copertura: nei sotterranei della famosa torre, i nazisti guidati da Pilou Asbaek portano avanti mostruosi esperimenti sulla popolazione locale. Ciò che li attende avrà più di Romero che non di Spielberg.

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Cosa funziona in Overlord

Il vero colpo di Overlord è il cortocircuito che crea tra le aspettative al ribasso del pubblico, e la professionalità del film effettivo. Si presenta come un B-movie (ma è prodotto da JJ Abrams, come potrebbe esserlo?), alla stregua dei titoli sopra citati; e invece è un film grosso, studiato, di straordinaria cura e ricercatezza. Si è così abituati a vedere un certo tipo di storie e di narrativa relegate al cinema più low-cost, che trovarsele affidate ad una produzione di livello è una sorpresa. Overlord ha i soldi, ha gli attori, e la determinazione di prendersi sul serio: la demenza esplicita dei giochini alla Grindhouse è bandita, e il film di Avery è un autentico, potente war movie. Con zombie: non pretestuosi né demenziali, ma brutti, pericolosi e perfino spaventosi (con più di un debito alle intuizioni dei Resident Evil recenti). L’effettistica è di livello incredibile (il veterano Mike Smithson alla guida di un team stellare), gli effetti digitali, utilizzati magistralmente nella sequenza iniziale in aereo, si difendono. Perfino la rappresentazione storica, tra costumi e scenografie, è curata. E’ un film grande. Molta tensione, molto horror, vera gravitas e poco spazio per le risate.

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Perché non guardare Overlord

La seriosità di Overlord, se rapportata alla nicchia Asylum in cui questi prodotti sono relegati nel mercato di oggi, può spiazzare. Autoironia e metacinema sono al bando: Overlord è teso e serissimo come un vero nazi-movie, ed è intenzionato a far pesare la violenza che mette in scena piuttosto che sminuirla. E’ un film da grande pubblico, ma chiede una maturità che il grande pubblico non ha più. E’ un tipo di prodotto fuori dal suo tempo, un progetto da multisala come non se ne fanno ormai da trent’anni: b-movie brutali e grotteschi, ma dai valori produttivi stellari e la faccia tosta di chi sa di andare ad incassare. Nell’era Marvel in cui l’età mentale dello spettatore medio è standardizzata verso il basso, Overlord arriva come un oggetto alieno, al limite dell’irricevibile.

Operazione spericolata e coraggiosa, Overlord di Julius Avery chiama a rapporto un pubblico anestetizzato proponendo in cartellone body horror analogico e violenza. Cura il suo studiato delirio come un blockbuster Disney, consapevole del rischio di non essere visto da nessuno. Un film glorioso e impeccabile, come in un mondo ideale ne uscirebbero sei all’anno.

Regia: Julius Avery Con: Jovan Adepo, Wyatt Russell, Mathilde Ollivier, Pilou Asbaek, John Magaro Anno: 2018 Durata: 109 min Nazione: USA Distribuzione: 20th Century Fox

About Saverio Felici

(Roma, 1993) Lavora nei campi dell'editoria e della produzione audiovisiva. Scrive e collabora tra gli altri con Point Blank, Nocturno e Cineforum.

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