Monkey King: The Hero is back: Draka Distribution, in collaborazione con Giometti Cinema, porta nelle sale italiane, dopo l’enorme successo avuto in Cina, il film di animazione a più alto budget cinese, diretto da Tian Xiao Peng. Uno dei classici più amati della letteratura cinese, basato sulla leggenda del Re Scimmia, padre della celebre saga di Dragon Ball. Come premesse niente male quindi, vediamo il resto.
Imprigionato da Buddha nelle profondità di una montagna all’interno di una gabbia di ghiaccio, per secoli l’immortale Sun Wukong (nome originale nell’opera cinese) è costretto al riposo forzato. E’ grazie a due bambini che il Re Scimmia si trova finalmente libero, pronto a contrastare nuovamente il male insieme ai suoi nuovi compagni.
Cosa funziona in Monkey King: The Hero is back
Il lavoro visivamente parlando è davvero ottimo. Le animazioni sono fluide, dinamiche, il mondo appare ben contrastato con note di colore alternate ad altre dall’essenza sicuramente più dark. Ben caratterizzati i personaggi principali del gruppo, così come il Villain di turno. La narrativa lascia molto spazio all’azione, cosa che farà sicuramente felice i più piccoli. Nei suoi novanta minuti circa di durata non stanca, sebbene si mantenga quasi sempre sullo stesso ritmo, senza osare. Un discreto film capace di intenerente la famiglia in questi ultimi giorni d’estate.
Perché non guardare Monkey King: The Hero is back
Monkey King: The Hero is back è un film di animazione che nasce prevalentemente per bambini. Nonostante ciò, a tratti è sembrato forse un po’ troppo poco lineare, confuso. Difficilmente un bambino più piccolo (diciamo sui sei anni) riuscirà a seguire i (pochi) intrecci narrativi, ma si divertirà sicuramente nelle numerose scene d’azione. Nota dolente per il doppiaggio italiano dei bambini: l’ho trovato troppo artificiale, spesso decontestualizzato alla scena, davvero un peccato.