Il mistero di Donald C: James Marsh, già regista della fortunata pellicola da Oscar la teoria del tutto, ritorna sul grande schermo con uno dei misteri moderni più avvincenti di sempre già protagonista del grande schermo nel 2006 con Deep water – La folle regata.
Il mistero di Donald C narra la storia realmente accaduta del velista dilettante Donald Crowhurst, portato sul grande schermo dal fascinoso Colin Firth (Kingsman), che divenne improvvisamente noto in tutto il mondo per essersi inaspettatamente iscritto al giro in mondo in solitaria istituito dal Sunday Times, la Golden Globe Race, contro i velisti più navigati dell’epoca. Spinto da importanti problematiche economiche ma anche dal desiderio di realizzare la sua vita attraverso questa impresa titanica Donald lascerà la sua numerosa famiglia ed inizierà il giro del mondo su di un improbabile catamarano, totalmente inadeguato all’impresa, che nel giro di poco inizierà ad imbarcare acqua. Accorgendosi dopo qualche mese di non poter portare a casa la vittoria, sopraffatto dalla vergogna, Donald inizierà a fornire via radio coordinate false determinando così una enorme attenzione mediatica per la “fallace” impresa di cui si è reso protagonista.
Cosa funziona in Il mistero di Donald C
La vicenda dell’ambizioso Crowhurst da sempre affascina narratori e pubblico che oltre alla carismatica figura di Donald, uomo comune che si cimenta contro una impresa quasi impossibile, ancor di più sono attratti dalla enigmatica fine del velista. Le testimonianze originali infatti riportano una evoluzione filosofica e mistica del pensiero di Donald il quale negli ultimi giorni di vita, nella solitudine della sua regata, sembra essere raggiunto da consapevolezze spirituali impensabili.
Portatore del fascino di una vicenda che non verrà mai chiarita completamente Il mistero di Donald C porta una nuova luce su di una vicenda la quale senza l’eccesso mediatico di cui è stato protagonista forse avrebbe potuto avere un epilogo meno tragico.
Perché non vedere Il mistero di Donald C
Trascurando volutamente l’enigmatica fine di Donald la pellicola risulta in parte deludente dal punto di vista dell’intrattenimento, incentrata com’è sulla figura della innamorata moglie di Donald, una intensa Rachel Weisz, e sull’aspetto mediatico che ha probabilmente ha contribuito a catalizzare la tragica fine.