La settima onda è l’opera prima di Massimo Bonetti, un titolo puramente dedicato al mare, ambientazione principale della storia, e che unisce due uomini dalle vite tanto diverse ma accompagnati comunque da una passione in comune, il bel cinema di una volta
La settima onda è una storia che si svolge presso una località costiera del sud Italia, senza tempo e senza nome (è ambientata ai giorni nostri ma non viene specificato l’anno della storia, e non appaiono mai elementi moderni come i cellulari), vive Tanino (Francesco Montanari) un umile pescatore che tira a campare per mantenere la moglie Sara (Valeria Solarino) e la suocera Lavinia (Imma Piro). Il pescato è sempre poco, non sufficiente a pagare le bollette, o permettergli di aprire una propria pescheria, il suo sogno fin da bambino. In mezzo a tante preoccupazioni viene a conoscere Saverio Monti (Alessandro Haber), un vecchio cineasta isolato dal mondo, con cui condivide più di una passione.
Cosa funziona in La settima onda
Esordio alla regia di Massimo Bonetti (che appare anche nel film nel ruolo di un chirurgo), La settima onda ricorda un po’ l’atmosfera di “Un uomo in ginocchio” di Damiano Damiani, con Francesco Montanari molto bravo nel replicare il personaggio che fu di Giuliano Gemma. Una storia di precarietà lavorativa unita all’amore per il mare che vede il coinvolgimento anche delle associazioni mafiose, con un bravissimo Tony Sperandeo nel ruolo del boss locale. Sono i due personaggi che lasciano il segno insieme a quello di Alessandro Haber, ultimamente molto attivo grazie ai suoi ruoli in Quanto basta e Youtopia.
Il suo Saverio Monti è un uomo tormentato dal passato ma ancora pieno di affetto da regalare, non solo alla sua cagnolina ma anche a Tanino, che vede in lui il figlio che non ha mai avuto. E sarà l’elemento fondamentale per la chiusura di questa lunga storia.
Perché non guardare La settima onda
Come appena detto, La settima onda ha forse un primo difetto nella durata. Sono solo 87’, ma a un certo punto sembrano molti di più, magari un piccolissimo alleggerimento nella narrazione avrebbe aiutato.
Abbiamo evidenziato le buone prove degli attori protagonisti, a cui forse viene dato, sempre leggermente, troppo spazio, togliendolo quindi alla bravissima Valeria Solarino, che appare dunque leggermente in ombra rispetto al passato.
Piccoli nei in un film decisamente interessante e dal finale neanche troppo scontato, il tutto reso ancor più bello non solo dalle bellissime scenografie marine ma anche dalle musiche originali di Pericle Odierna.