Il film tunisino La bella e le bestie, presentato al Festival di Cannes 2018, tratta un argomento spinoso mettendo alla berlina alcuni aspetti della vita tunisina post rivoluzione.
In La bella e le bestie, Mariam, durante una festa studentesca a Tunisi, una giovane donna tunisina, incontra il misterioso Youssef ed esce con lui. Inizia una lunga notte, durante la quale dovrà combattere per i suoi diritti e la sua dignità. Ma come può avere giustizia quando si trova dallo stesso lato dei suoi aggressori?
La regista Kaouther Ben Hania, per mettere in scena questa storia di rivincita e soprusi, usa uno stratagemma cinematografico molto interesante: divide il film in 10 capitoli, ognuno segnalato graficamente e ognuno di questi capitoli è girato in pianosequenza, vale a dire, senza uno stacco di montaggio, un’inquadratura unica. Uno sforzo tecnico e attoriale che permette però di essere il più genuini possibili, in questo modo la messa in scena è ciò che di più simile c’è alla vita, in cui non ci sono tagli di montaggio.
In questo modo la regista porta avanti anche il messaggio di denuncia del film, che pone l’accento su come la rivoluzione del 2012, la cosiddetta “primavera araba” che doveva sancire il rinnovamento sociale e culturale dei paesi coinvolti, soprattutto quelli nordafricani, abbia invece permesso ad alcune categorie della società di assegnarsi poteri e prendere libertà.
Cosa funziona in La bella e le bestie
La struttura del film è molto moderna, non è un racconto di emarginazione, la protagonista Mariam (Mariam Al Ferjhani) è una giovane moderna che flirta, si diverte ma è anche molto cosciente della sua cultura, ma e questo è una novità, lotta per i suoi diritti, sapendo di essere stata oggetto di una violenza inaudita che deve essere denunciata ad ogni costo. Lo stile registico è coinvolgente e l’immersione in una cultura simile e diversa è quanto meglio si possa aspettare da un film.
Perché non guardare La bella e le bestie
La descrizione dei personaggi è manichea: i cattivi sono tutti cattivi senza possibilità di redenzione, Mariam è drammaticamente sola, e questa è una situazione poco accettabile e poco credibile.
La bella e le bestie in sala distribuito da Kitchen film a partire dal 26 luglio