Eh sì, non ci sono molte monografie italiane sull’immenso John Carpenter. Anzi, a dire il vero, vi è soltanto il bel libro di Pier Luigi Manieri, La regia di frontiera di John Carpenter, edito da Elara.
Così, credetti bene di allestirne uno io, funambolico, poetico, visionario, a vivisezionare con totale passione pura l’incandescente John, aprendomi a oggettivi squarci lirici e recensori, animati dal mio adamantino amore verso uno dei più importanti cineasti di sempre.
Non è un libro agiografico, ma schiettamente analizzante ogni suo film con obiettività, con puntiglio sincero, lucidamente immaginifico.
Da La cosa ad Halloween, da 1997: Fuga da New York a Il seme della follia, da Essi vivono a Distretto 13, da Starman a Grosso guaio a Chinatown, un viaggio nei crepuscoli lucenti e abbacinanti dei suoi sulfurei e vulcanici incanti visivi, un’immersione nel suo crudo pessimismo cupo e profetico, un omaggio a un sublime cantore insuperabile della Settima Arte più altamente infrangibile.
Disponibile sulle maggiori catene librarie online, nei formati Kindle, cartaceo ed eBook.
Un’occasione irripetibile e imperdibile per approfondire il suo Cinema, il Cinema di John Carpenter, prince of darkness.
Ma vi dirò di più: tutte le recensioni dei film del Maestro, seppure leggerissimamente accorciate, le trovate anche qui sul nostro Daruma.
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