Il Castello di Vetro, la recensione del dramma con Woody Harrelson, Naomi Watts e Brie Larson
Il Castello di Vetro è il bellissimo adattamento cinematografico di The Glass Castel, autobiografia best-seller in America di Jeannette Walls, nel quale la scrittrice di successo quale narra la sua singolare infanzia al di fuori da qualsiasi convenzionalità all’interno di una famiglia di anime libere in totale dissenso con un sistema sociale, culturale ed economico come quello statunitense ritenuto totalitario ed oppressivo. Una infanzia da cui ha faticato moltissimo ad affrancarsi e con cui non è mai riuscita a fare totalmente i conti tanto da non aver nessun reale spazio nella sua vita da adulta.
Cosa funziona in Il castello di vetro
Impreziosito da uno splendido cast, un poderoso Woody Harrelson nei panni dell’eccentrico padre di Jeannette, Naomi Watts e la sempre più convincente Brie Larson premio Oscar con Room, Il Castello di Vetro è una toccante pellicola che corre su di un doppio registro narrativo. Da un lato lo sguardo amoroso di una figlia che ripercorre la vita con due genitori che li hanno condotti in una esistenza libera ed a un modo di vedere il mondo fuori dagli schemi, seppur incapaci di curarsi dei figli e di adattarsi alle minime regole di convivenza civile. Dall’altro la lucida e dolorosa consapevolezza della profonda disfunzionalità di una famiglia lacerata da drammi antichi e da cui ciascun figlio si è sentito costretto a malincuore scappare appena possibile.
Perché non guardare Il Castello di Vetro
Se la straordinaria prova di un cast maturo e ben calibrato rende la pellicola fortemente toccante dal punto di vista emotivo, il lavoro della regia risulta asciutto e ben calibrato ma mai originale. Il regista Destin Daniel Cretton inoltre, concentrandosi fortemente sulle conseguenze emotive sulla famiglia di Jaenette, rinuncia ad indagare le ragioni e lo sguardo anticonvenzionale sul mondo dei genitori. Sguardo che avrebbe meritato un maggiore approfondimento narrativo al di là degli incontestabili danni provocati su di lei e su i suoi fratelli.
Narrazione ad alto tasso emotivo ma che pecca di poca originalità.
Il Castello di Vetro è al cinema dal 6 dicembre con Notorious Pictures