Robert De Niro, vi presentiamo alcuni dei progetti abbandonati, o non sviluppati, dal leggendario attore hollywoodiano
Be’, non sono certo il primo a sapere che molti progetti annunciati, per le più svariate ragioni, vengono cancellati e non si realizzano più, oppure in “work in progress” cambiano regista, perché semmai la produzione decide all’ultimo istante di affidare la direzione a qualcun altro, e spesso gli attori designati vengono sostituiti o soppiantati da altri nomi. Oppure ancora, sembra tutto pronto per le riprese, ma qualcosa non va per il verso giusto, e il progetto lentamente sparisce, e non se ne sa più nulla.
Ecco, oggi faremo questo “giochino”. Andando indietro nella memoria e scartabellando negli archivi delle maggiori testate cinematografiche, andremo a pescare tutti quei film, o perlomeno una parte, di cui Robert De Niro doveva essere il protagonista ma che poi, appunto, nessuno di noi ha mai visto, semplicemente perché il progetto è sfumato, è caduto nell’oblio del più nero dimenticatoio, perché il signor De Niro, a conti fatti, alla fine non ha più voluto saperne, o per altre ragioni ignote e oscure. Scelte discutibili o meno, alcuni film e progetti abbiamo imparato a conoscerli paradossalmente solo attraverso l’irrealtà della nostra fantasia da spettatori che già assaporavano che presto si sarebbero concretizzati e sui quali, noi affamati di celluloide, avevamo proiettato i nostri sogni e le nostre aspettative, prefigurandoceli nell’immaginazione, fantasticando su cosa avremmo visto e poi amaramente rassegnandoci che il film, in verità, non esiste, non è mai esistito, potremmo dire simpaticamente che non ha mai “aderito” alla realtà. Ed è stato un miraggio, una speranza svanita, fascinoso, bello o brutto che fosse il progetto originario in questione.
Dunque, stiliamo la lista di film mai visti con Robert De Niro.
Una lista non in ordine cronologico, ma un po’ alla rinfusa, tanto per (non) definire il marasma di news, oserei dire entropiche, che poi sono state solo notizie sulfuree e basta. Nient’altro…
Da notare che alcuni di questi film, “deceduti”, vengono ancora annoverati su IMDb alla voce projects in development, quindi chissà, un giorno potrebbero rivedere la luce.
Partiamo con Sugar Kings. Il 25 Luglio del 2005, Variety riporta che Jodie Foster avrebbe presto diretto Robert De Niro in un film peraltro da lei stessa interpretato, tratto dall’articolo-inchiesta di Marie Brenner, comparso su Vanity Fair, In the Kingdom of Big Sugar, per la cui sceneggiatura era stato assoldato Bill Condon. Il film doveva essere una co-produzione fra la Tribeca di De Niro e la Universal Pictures, a De Niro sarebbe spettato il ruolo del magnate dello zucchero Alfy Fanjul.
Il 24 Ottobre del 2007, invece, sempre Variety annuncia una strepitosa notizia. Il grande Michael Mann, dopo il magnifico ed epocale Heat, avrebbe firmato per dirigere nuovamente De Niro nell’adattamento del pregiato libro di Don Winslow, L’inverno di Frankie Machine, libro per il quale lo stesso De Niro aveva acquistato i diritti per una trasposizione cinematografica. Ma per bislacche e sfortunate coincidenze il film salta. Quello che sappiamo, al momento, è che William Friedkin si occuperà forse (non è certo neppure questo) della regia e che il film sarà scritto dallo stesso Winslow. Per ora però, non abbiamo altri aggiornamenti a riguardo.
Il 6 Giugno del 2002, IGN asserisce in esclusiva che De Niro, sempre in collaborazione con la sua Tribeca, è interessato a interpretare da protagonista una pellicola tratta dal libro Final Confession: The Unsolved Crimes of Phil Cresta. Dice anche che la sceneggiatura, dopo una prima bozza di Bryan Goluboff, sarà affidata a Scott Marshall Smith, già autore per De Niro di The Score e Men of Honor, e che la regia porterà la firma proprio del regista di quest’ultimo, ovvero George Tillman Jr. Ma questo biopic sulle scellerate e truffaldine gesta del ladro Phil Cresta sarà presto accantonato.
E che dire del progetto Lombardi, scritto da Eric Roth, che rimane ancora in pre-produzione ma che pare sarà interpretato da John Travolta, non più da De Niro, e riscritto da cima a fondo da John Ridley?
Per non parlare della commedia d’azione Rule Number Three per la regia di Rob Bowman con Hugh Grant, Harvey Keitel e Oliver Platt, o dell’ambizioso remake di Chaos di Hideo Nakata per la regia di Jonathan Glazer e la sceneggiatura prestigiosa di Andrew Bowell, con Benicio Del Toro.
E il bizzarro seguito attesissimo di Prima di mezzanotte per la regia di Brett Ratner? Che fine ha fatto?
E la cine-biografia su Buddy Cianci di David O. Russell, e la reunion Streep-De Niro per l’adattamento di The Good House di Ann Leary?
Ve ne abbiamo citati solo alcuni. Sbizzarritevi a cercare da voi gli altri.