È arrivato il broncio è un film d’animazione dall’ambientazione molto fantasiosa e colorata ma che presenta per lunghi tratti una trama molto confusionaria e banale, gradevole solamente per i più piccoli
Basato sulla serie animata in onda dal 1969 al 1971 in America su NBC e prodotta dalla ormai defunta DePatie–Freleng Enterprises, È arrivato il Broncio è un film d’animazione prodotto tra Regno Unito e Messico e che vede il ritorno alla regia di Andrés Couturier dopo “Top Cat e i gatti combinaguai” nel 2015, oltre a Jim Hecht (L’era glaciale 2 – Il disgelo) come sceneggiatore.
In un mondo fantastico molto simile all’Impero Britannico Vittoriano ogni tanto fa visita alla capitale il Mago Sorriso, che con un semplice gesto delle dita riesce a donare felicità a chiunque. Purtroppo questo atto altruista porta spesso confusione, le persone colpite da quella magia quando cominciano a spruzzare energia da tutti i pori finiscono per compiere incredibili disastri, scatenando l’ira del sovrano, che costringe Sorriso e la sua amata Mary alla fuga. Purtroppo quest’ultima viene catturata dalle guardie a drago, e costretta all’esilio in una dimensione parallela, la Londra reale degli anni ’70.
Per questo abbandono Sorriso diventa col passare del tempo vecchio e soprattutto Broncio, con poteri magici completamente opposti al passato. Al giorno d’oggi troviamo Terry, nipote di Mary, che per un casuale evento riesce ad arrivare al mondo magico d’origine della nonna, e si troverà costretto ad aiutare la principessa Alba nella lotta contro Broncio.
Cosa funziona in È arrivato il broncio
Film deludente in larga parte, almeno per gli adulti che amano ancora divertirsi ed emozionarsi con l’animazione, ma fortunatamente ha un sussulto grazie alla trasformazione della principessa Alba.
Doppiata in originale da Lily Collins, ci viene presentata come una ragazza piena di energia ed entusiasmo, tanto da risultare immediatamente ancor più insopportabile della prima versione di Gioia in Inside Out della Pixar. Quando però Broncio la colpisce con il suo incantesimo, diventa una ragazza con gli occhi lacrimanti stile film d’animazione di Tim Burton e che esprime una sorta di depressione molto realistica al giorno d’oggi. E anche quando riesce a far svanire gli effetti di quella magia il suo personaggio non regredisce, dimostrando di essere cambiata davvero e quindi risulta essere decisamente più sopportabile e lo spettatore può più facilmente provare empatia per lei.
La CGI di È arrivato il broncio ci regala paesaggi e personaggi ricchi di dettagli e colori, non è all’altezza delle grandi produzioni come Disney e Sony ma neanche infima come in molti sequel o remake di classici dell’animazione direct-to-video.
Tra tutti i generi l’animazione non è solo quello con cui è davvero possibile dare vita alla fantasia e alla magia, ma anche quello con cui è più facile commuoversi. Il finale ne è un chiaro esempio, qualche lacrimuccia riesce a strapparla nella scena del ritorno al luna park, dove è stavolta una buona atmosfera dark a dominare. Doppiaggio italiano stavolta affidato al gruppo storico di Milano, con voci inconfondibili come quelle di Pietro Ubaldi e Mario Zucca, Patrick Stella e Mr. Krabs in SpongeBob SquarePants.
Perché non guardare È arrivato il broncio
Se il finale merita di essere visto, il problema semmai è arrivarci. La prima parte del film risulta essere confusionaria, molto banale e con un ritmo decisamente soporifero, apprezzabile forse solo dagli spettatori più piccoli. La seconda parte presenta gli elementi positivi che abbiamo elencato sopra, ma ugualmente non mancano scene da dimenticare come riferimenti al moderno uso dei cellulari, e non sempre molta chiarezza da parte degli autori nell’inserire elementi più maturi e sarcastici nei dialoghi e nelle gag. In tutto questo pesa soprattutto la durata, 97′, davvero insolita e a conti fatti inappropriata per un film d’animazione di questo genere.
Un’occasione in gran parte sprecata perché questo mondo fantastico che ricorda molto quello di Ralph Spaccatutto non era un’idea così malvagia, e il personaggio di Broncio, una versione più moderna del nano Brontolo, presenta dentro di sé sfumature decisamente interessanti. Ora la parola passa agli spettatori più piccoli, che potranno vedere È arrivato il Broncio a partire da giovedì 1 marzo 2018.