Dragged Across Concrete: La recensione del nuovo film di S. Craig Zahler
Ridgeman (Mel Gibson) è un poliziotto di lunga esperienza che, assieme al suo più giovane partner Anthony (Vince Vaughn), si troverà ad affrontare lo scandalo mediatico provocato da un video che mostra le maniere dure e pesanti alle quali i due solitamente ricorrono durante gli arresti. Trovatisi con le spalle al muro, si vedranno costretti a infilarsi nel mondo della criminalità per sopperire al bisogno economico provocato dalla sospensione dal servizio.
Cosa funziona in Dragged Across Concrete
Perché è una delle più lucide, spietate e sporche rappresentazioni dell’America di oggi e delle sue indissolubili contraddizioni morali. Ma più di tutto perché è l’ennesima spiazzante prova di uno dei più grandi autori di cinema di genere oggi sulla piazza. Dopo il capolavoro Cell Block 99, S. Craig Zahler sforna un poliziesco memorabile, un pulp-movie che non annoia un secondo nelle sue due ore e mezza di durata, con una coppia di attori giganteschi (ma Mel Gibson tra i due primeggia) e uno spessore di fondo inaudito e destabilizzante. Script tarantineggiante illuminato.
Perchè non guardare Dragged Across Concrete
È un film di quasi soli dialoghi, che potrebbe annoiare chi invece preferisce un action movie senza fronzoli e zeppo di ritmo esplosivo. Non un film per tutti, perché instrada lo spettatore sulla pista del B movie ma si eleva ad alt(r)i livelli non accessibili da chiunque, rifuggendo in toto i canoni mainstream.
Dragged Across Concrete è un gran film, con un colpo allo stomaco tra i più spiazzanti ed emotivamente devastanti che il cinema possa assestare e una stratificazione argomentativa davvero rara e preziosa, che porta a porci domande importanti e urgenti anche a giorni di distanza dalla visione.
Dragged Across Concrete sarà distribuito prossimamente in Italia da Adler Entertainment