I Corpi presentano tracce di violenza carnale: Edizione combo DVD+Bluray, realizzata da nuovo master in alta definizione, per uno dei classici del thriller all’italiana distribuito da CG Entertainment
Un sadico assassino che indossa come maschera un passamontagna da sci uccide belle studentesse in quel dell’università di Perugia. Durante uno dei suoi affettuosi accoltellamenti, lascia una sciarpa nera e rossa sulla scena del crimine che diventerà il punto di svolta dell’indagine. L’affascinate Daniela, in compagnia di tre amiche, decide di andare in vacanza a Villa Sant’Alba per sfuggire alla incombente cappa dei viziosi omicidi. Una volta lì, diventa subito evidente che l’assassino le ha seguite e non ha nessuna intenzione di lasciarle uscire vive dalla villa sopra la rocca che sovrasta il paese.
Chi credete possa essere l’assassino?
Stefano [Roberto Bisacco]: un uomo sessualmente represso e un po’ sconvolto da una malsana fissazione su Daniela
Roberto[Luc Merenda]: Il dottore
Franz [John Richardson]: Il professore universitario
Zio Nino [Carlo Alighiero]:– Zio di – e proprietario di Villa S. Alba
Gianni Tomaso [Ernesto Colli]:- venditore di sciarpe
Un motociclista con delle cicatrici sul collo [ Luciano Bartoli]
I Corpi presentano tracce di violenza carnale”(1973) si conferma anche oggi uno dei migliori thriller italiani del genere. Sergio Martino affronta sapientemente ogni momento di questa produzione di Carlo Ponti, fluttuando tra scene altamente stilizzate di violenza estrema a sensuali sequenze di sesso, punteggiate da una colonna sonora indimenticabile dei fratelli De Angelis. C’è invero anche una scena finale di lotta molto coreografata che mostra (un po’ troppo tardi) come gli scazzottamenti erano nell’immaginario del cinema italiano dell’epoca dal western fino al thriller, a partire da quello molto simile a questo, presente sempre nella scena finale de “Il Gatto a nove code”.
Come già detto è presente pure un tasso incredibilmente alto di situazioni sessuali. L’occhio della macchina da presa attira amorevolmente verso il proprio obiettivo i capezzoli delle donne, sia di quelle vive che di quelle morte. La cinepresa si insinua anche fra le cosce delle sue meravigliose protagoniste, a malapena nascoste dai cortissimi shorts di jeans. L’atto sessuale stesso è ripreso, seppure offuscato dalla fotografia voyeuristica di Giancarlo Ferrando. Anche il lesbismo e le orge sono in bella mostra; non mancherebbe niente, piuttosto esplicitamente per i tempi, a volte confinando addirittura con l’hard core, e altre volte catturandolo sullo schermo piuttosto artisticamente.
Un giorno ha incontrato un uomo che amava le belle donne … ma non tutte in un unico pezzo.
Torso! Satura lo schermo di terrore!
DOVRETE tenere gli occhi aperti durante ogni scena saturata dal terrore di “Torso”.
Ti amerà a pezzi!
Torso. Dove le ragazze vengono fatti a pezzi!
Entra … se osi entrare nel bizzarro mondo della psiche di un killer sessuale.
Per preservare il finale a sorpresa, a nessuno spettatore sarà ammesso di entrare negli ultimi dieci minuti.
Frasi di lancio originali del film
Il film di Martino mostra un ambiente molto eccitato che spesso mescola sesso e morti violente in modi spericolati. Ciò è particolarmente evidente nel metodo con cui l’assassino massacra le sue prede; non accontentandosi semplicemente di strangolare o annegare le sue vittime. Ma denudando i cadaveri prima di tagliarli brutalmente, per cavarne gli occhi o addirittura per smembrare i corpi con un seghetto.
Il gore, pur non compiutamente come sarebbe stato negli anni successivi, è già molto forte e spettacolarmente spietato. Oltre che alla crudele e irresistibile misoginia, assistiamo allo schiacciamento di Ernesto Colli, che viene ripetutamente investito da un’auto, e ad un altro omicidio con un taglio alla gola. Per finire gli ultimi 30 minuti rappresentano sicuramente una delle sequenze migliori, e più contundenti, della storia del thriller italiano.
La cosa più interessante de I Corpi presentano tracce di violenza carnale non è solamente nella sua spinta misoginia, ma in parte anche per il modo in cui vengono rappresentati la maggior parte dei personaggi maschili. Gli Uomini del film sono tutti sessualmente intimiditi, sfregiati da qualche passata traumatica esperienza, oppure sono delle macchine sessualmente aggressive, costantemente bramosi dell’universo femminile. Non una cattiva idea, quest’ultima, ma molto inflazionata già all’epoca. C’è persino un sentore di incesto quando lo zio di Daniela, in un paio di scene, mostra per lei un interesse probabilmente malsano. I Corpi presentano tracce di violenza carnale, conosciuto universalmente come “Torso” (1973) è un film thriller fantastico e ferocemente cattivo, altamente raccomandato a tutti i fan dell’horror e a coloro che non si sentono facilmente offesi.
La “Special Edition” pubblicata nel nuovo master HD in Blu-ray + dvd della CineKult, distribuita da CG Entertainment, è denominata uncut, ovvero “versione integrale”, ma in realtà presenta scene che vennero tagliate solo all’estero.
La qualità dell’immagine in 1080p de I Corpi presentano tracce di violenza carnale è a tratti altalenante, ma per la maggior parte della sua durata solida. Vi sono segni di una leggera riduzione del rumore – La grana sembra essere stata “congelata” digitalmente, piuttosto che organica alla pellicola – ma si tratta comunque della possibilità di visione migliore per un film che sembra aver subito in una certa misura un processo di deterioramento negli anni passati, distinguibile in alcuni momenti del girato. I dettagli sono costantemente forti e non hanno quell’aspetto ceroso, plastico e senza vita. I tratti facciali rimangono piuttosto complessi, e le facciate in pietra degli edifici e le assi di legno graffiate e consumate appaiono anch’esse dettagliate tanto da poter essere esaminate attentamente. Alcune inquadrature hanno un contorno morbido, non c’è molta profondità naturale nell’immagine ma lo stesso il quadro regge bene fin negli angoli. I colori sono qui il vero elemento di luminosità, vibranti ma non eccessivamente, equilibrati e generalmente un piacere da guardare. I neri sono saldi, non distruggono mai i dettagli ma sono forse un po’ irregolari e sbiaditi nelle difficili riprese notturne e al tramonto. Ci sono alcuni punti irrilevanti di sporcizia ma la stampa è al limite, in una forma abbastanza miracolosa per la sua età. Questo ultimo trasferimento della CineKult sembra abbastanza buono, tutto sommato – anche con l’apparente ma incoerente riduzione del rumore – seppure i maniaci dell’home theater disturbati anche da un accenno di DNR, potrebbero farsi beffe di questo utilizzo.
L’audio presenta una colonna sonora e effetti audio senza perdite apprezzabili di informazioni- due codifiche presentate in 2.0 DD e 2.0 DTS-HD nel Blu-ray e ovviamente solo 2.0 DD per il DVD. In entrambi i dischi sono presenti i sottotitoli per non udenti mentre manca una traccia audio in inglese, esclusa per non “disturbare” le molte edizioni import del film. La traccia in DTS HD è ovviamente la più efficace nel mantenere la dinamicità del film durante le scene di movimento. A volte il suono sembra come un vecchio disco graffiato che suona attraverso un altoparlante sottotono. Il dialogo è solo occasionalmente sbilanciato ma per la maggior parte del tempo le voci sono sufficientemente chiare e distinte dagli elementi circostanti. Gli effetti sonori di sottofondo – il frastuono di un vivace campus universitario, ad esempio – risultano come un globo indistinto di suoni, e non si crea un ambiente immersivo di vita reale. Naturalmente, queste critiche devono essere prese nel contesto di un quadro più ampio. I Corpi presentano tracce di violenza carnale non è un film moderno e non può essere una meravigliosa gioia sonora. Ci troviamo comunque senza dubbio al cospetto dei uno dei migliori Blu-ray realizzati dalla CineKult.
Non manca ovviamente un comparto extra
Sia sul Blu-ray che sul DVD è presente la nuova e inedita intervista a Sergio Martino, “Uno, nessuno e centomila”, realizzata dalla redazione di Nocturno per CineKult. Una lunga chiacchierata in cui il regista racconta la genesi, la realizzazione e il “lascito” del film.
Inoltre, vi è anche una molto meno interessante e utile intervista alla figlia Francesca, sceneggiatrice, sul progetto di un -di questi tempi prevedibile- “remake” del film, da realizzare forse con il suo ex compagno di studi, Eli Roth.
Il segmento più interessante è forse il riciclo della più volte utilizzata e lunga intervista a Ernesto Gastaldi con Martino co-sceneggiatore del film, “Il Giallo alla Gastaldi”.
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Durante la produzione, a nessuno del cast venne detto chi fosse l’assassino. A causa dell’elevata quantità di falsi indiziati, molte delle attrici erano convinte che fosse stato qualcun altro a fare tutti gli omicidi.
La versione integrale in DVD è stata distribuita dalla Anchor Bay Entertainment in formato widescreen e durava un paio di minuti in più rispetto alle versioni estere precedentemente pubblicate.
La versione cinematografica distribuita in Gran Bretagna nel 1975 era stata tagliata dal BBFC per una durata totale di 89 minuti e 30 secondi (equivalente alla durata in video PAL di 85 minuti e 55 secondi). Quando fu distribuita di nuovo nel 1993, venne tagliata di 50 secondi per una durata complessiva di 85 minuti e 21 secondi. Tutti i tagli vennero ripristinati nel 2007, quando fu pubblicato il DVD sopra menzionato.
Il film venne fortemente censurato nei paesi di lingua inglese. Per questo motivo, parti del doppiaggio inglese non sono esistenti. Sui DVD non tagliati contenenti le sequenze della versione italiana, queste scene vengono riprodotte con la loro traccia originale in lingua italiana e con l’ausilio dei sottotitoli in inglese.
Suzy Kendall, che era inglese, fu basata sull’artista americana Susan Spafford.
Lo strumento strumentale distorto presente nel trailer cinematografico americano è di una canzone chiamata “Hippy”, di Alan Parker .
Spoiler :Gli elementi di trivia qui seguenti possono rivelare importanti aspetti della trama. Un finale alternativo venne girato ma non è stato mai mostrato, con l’assassino che alla fine sopravvive.
Commento Finale
Ci troviamo comunque senza dubbio al cospetto dei uno dei migliori Blu-ray realizzati dalla CineKult.