Dal 25 gennaio nei cinema italiani, l’europeissimo Bigfoot Junior di Koch Media, sfida i colossi dell’animazione americana
Il tredicenne Adam parte per un’epica avventura per svelare il mistero che si cela dietro la scomparsa di suo padre. Scoprirà ben presto che suo papà è nientemeno che il leggendario Bigfoot, rimasto nascosto per anni nella foresta per proteggere se stesso e la sua famiglia dalla HairCo., una potente compagnia farmaceutica che vuole utilizzare il suo speciale DNA per condurre esperimenti scientifici. Padre e figlio iniziano a recuperare il tempo perduto e Adam scopre di possedere gli stessi incredibili superpoteri di Papà. Quello che non sa, è di avere lasciato delle tracce e che la malvagia HairCo. si è ormai messa sulle orme di Bigfoot. Adam grazie all’aiuto dei suoi amici della foresta imparerà a superare i suoi limiti e a trasformarli in punti di forza.
Cosa funziona in Bigfoot Junior
Tre sono le tematiche principali di Bigfoot Junior: l’importanza dei legami famigliari, l’accettazione di se stessi, l’ecologia. Tutte e tre sono ben veicolate attraverso la figura del Bigfoot, leggendaria creatura che vive nell’America del Nord, e che non fa parte della tradizione Europea. Attraverso il ritrovato rapporto con il padre, così diverso, Adam riesce ad accettare la sua diversità e farne il suo punto di forza ed orgoglio. La tematica ecologica è forse quella più sviluppata, non solo perché il film d’animazione è svolto quasi interamente in una foresta in cui gli animali collaborano tra loro per salvaguardare il proprio habitat dall’intromissione dell’uomo. In Bigfoot Junior viene presentata una vera propria critica nei confronti di quel progresso scientifico senza scrupoli, che non si ferma davanti a nulla.
Perché non guardare Bigfoot Junior
I personaggi forse mancano di una maggiore caratterizzazione e le tematiche affrontate sono presentate da un punto di vista abbastanza convenzionale.
Nonostante questi difetti, Bigfoot Junior si può comunque considerare un successo se paragonato ai colossi dell’animazione, sia sul piano tecnico che sulla sua capacità di veicolare messaggi e coinvolgere lo spettatore, divertendolo ma allo stesso tempo lasciandogli forti spunti di riflessione