Mancano ormai pochissimi giorni e anche noi fottuti “idioti primitivi” potremmo mettere le nostre luride manacce sulla grandiosa edizione speciale de L’Armata delle Tenebre. Per l’occasione, dopo l’incontro con il team MF interno alla Koch Media, abbiamo pensato di scambiare quattro chiacchiere con il creatore dei loro meravigliosi packaging, già da soli meritevoli di acquisto. Abbiamo incontrato Mathias Mazzetti, Art Direction di Vertigo Movie Advertising.
Ciao Mathias, la prime domande sono come sempre obbligatorie: Chi sei? Cosa fai all’interno del progetto MF? Ma soprattutto che cos’è la Vertigo Movie Advertising?
Sono graphic designer da quasi 20 anni e freelance, nel settore dell’entertainment, da oltre 10. Sono riuscito con immensa soddisfazione ad unire negli anni due passioni assolute, quella per il cinema e per il Graphic Design. Vertigo è un’idea molto semplice, unire un team di creativi e farli lavorare in base alle loro caratteristiche su progetti specifici. I ragazzi che lavorano con me (Giulia, Maurizio, Fabio più altre collaborazioni meno assidue) condividono la mia passione per il cinema, assieme uniamo le nostre capacità ed esperienze professionali perché, citando proprio il film Vertigo-la donna che visse due volte, “Da soli si può andare in giro, in due si va sempre da qualche parte”.
Il tuo apporto alle bellissime edizioni di MF è ormai certificato anche dal totale apprezzamento degli appassionati. Come nasce il processo creativo delle tue creazioni? Segui delle linee guida?
Quando mi è stato commissionato il progetto Midnight Factory e ho sentito di cosa si trattava sono letteralmente saltato dalla sedia. Folle la mia passione per il cinema horror, intrigante come non mai l’idea di lavorare a un brand del genere.
Il progetto creativo si sviluppa in maniera differente da titolo a titolo. Se i materiali forniti sono entusiasmanti non si pongono particolari problemi in chiave creativa (cito ad esempio i bellissimi poster originali di Jukai-la foresta dei sucidi). Ci sono casi invece dove mi viene chiesto di rilavorare totalmente l’artwork, cosa molto stimolante e non sempre semplice. Molti titoli Midnight hanno la caratteristica di avere un’edizione unica ed originale sul mercato, lavorata ad hoc (cito i vari The Neon Demon, The Green Inferno, Babadaook, Holidays, Scare Campaign etc.). Soddisfare il cliente e leggere i riscontri positivi dai produttori dei film è molto gratificante. Il team Midnight Factory lascia sempre molta libertà creativa e l’idea di base è lavorare per cercando di fare qualcosa di unico ed efficace.
Posso dire con un certo orgoglio che le edizioni Midnight Factory sono curate in maniera maniacale in ogni dettaglio, avendo sempre all’interno una cover alternativa, se non due o addirittura quattro. Quando i materiali lo consentono giochiamo con la grafica rendendo le sleeve interne reversibili (come in The Devil’s Candy), dando la possibilità di scegliere la propria copertina. Oppure inserendo nella grafica messaggi subliminali che non sveleremo mai. Sono “coccole” che gli appassionati apprezzano, ma essendo noi i primi appassionati ci viene del tutto naturale!
Lavorare su edizioni ancora più elaborate, come quella di V/H/S, è ancora più stimolante: simulare un packaging che si avvicinasse a quello di una videocassetta è stata uno sballo, come creare le cartoline da collezione di 31 di Rob Zombie.
L’attesissima edizione de L’Armata delle Tenebre promette di essere molto accattivante sotto il profilo del packaging. Cosa ci puoi dire in merito?
E’ stata una vera e propria avventura. Non è mai facile lavorare su titoli di molti anni fa perché la qualità delle immagini non sempre è eccelsa; fortunatamente in questo caso sono arrivate moltissime foto inedite in buona risoluzione, oltre all’artwork originale che è super. L’edizione include un booklet cartonato con moltissime foto inedite, poster alternativi e un gustosissimo articolo curato da Nocturno in italiano e inglese. Ci siamo divertiti come matti ad arricchire le pagine con le frasi cult del film, tipo “SIGNORA, CREDO DI DOVERLE CHIEDERE DI USCIRE DA QUESTO NEGOZIO”-“ CHI SEI TU?”-“SONO ASH. REPARTO FERRAMENTA!” Il secondo volume è il Necronomicon, Le pagine disegnate dal maestro Tom Sullivan si divorano, sul retro si trova stampato un inquietante pentacolo che si illumina al buio, una vera chicca. All’interno del digibook, ho inserito le silhouette dei personaggi principali, come fossero stampate su vecchie pagine demoniache: troverete Ash, il suo gemello malvagio, il mostro del pozzo… Non ci siamo fatti mancare nulla!
Per la realizzazione del Necronomicon hai avuto la possibilità di collaborare direttamente con Tom Sullivan?
Purtroppo non direttamente, ma l’agguerrito team Midnight Factory è riuscito a ottenere le tavole originali, fondamentali per realizzare graficamente qualcosa di molto simile al libro dei morti che vediamo nel film. Il piano B prevedeva di realizzare qualcosa di simile in autonomia, ma sarebbe stato più anonimo. Fortunatamente i files originali sono arrivati, la qualità era buona e il Necronomicon ha ripreso vita! Ho accuratamente evitato di leggere le frasi demoniache mentre impaginavo per non rischiare che la mia mano sinistra prendesse vita cercando di strangolarmi…
Per chi colleziona, in questo caso home video, la confezione è molto importante e il tuo lavoro certifica questo aspetto. Koch Media, e ovviamente la sua collana Midnight Factory, si dimostra sempre attenta al packaging. Sorvolando sull’aspetto economico, ci sono altri motivi per i quali molte aziende dedicano poco interesse al confezionamento delle loro uscite?
Purtroppo tralasciare il motivo economico è impossibile, perché la cultura del “bello” non è radicata nel nostro paese, passa sempre in secondo piano pensando sia un mero costo. Probabilmente viene sottovalutata la passione viscerale che hanno gli appassionati di cinema, si pensa di accontentarli distribuendo il film nel modo più semplice possibile abbattendo i costi. Così facendo il mercato a livello nazionale non può crescere perché vengono tarpate le ali ai collezionisti che piuttosto acquistano edizioni estere, spesso molto curate e costose. Oppure, in alternativa ad avere un DVD/Bluray mediocre non lo acquistano proprio, recuperando il film in digitale. Personalmente ho acquistato alcuni film con edizioni imbarazzanti, dalle major è inaccettabile. Case di plastica di qualità nulla, interno sleeve non pervenuto, label stampata in bianco e nero. E’ come scartare un Bacio Perugina e leggere sul biglietto “muori”.
Steelbook, Slipcase, Digibook, Digipack, Slipcover, Full Slip e altro. Secondo te quale di queste confezioni è la migliore? Quale ti piace realizzare?
Ammetto che nel mio ambito dover lavorare a edizioni speciali particolarmente elaborate è un po’ come giocare a Lego da ragazzini: elettrizzante. Un’edizione come quella de L’Armata delle Tenebre è stata un rompicapo all’inizio, perché composta da decine di istruzioni e linee guida da seguire, ma è un tipo di edizione davvero bella da esporre nella propria libreria. Mi piacciono molto anche le edizioni Steelbook, mi rendo conto che i costi di produzione siano elevati ma non c’è paragone. In generale mi piace tutto ciò che non sia un semplice DVD/Bluray di plastica di infima qualità: anche il più bello dei film senza un “vestito” come si deve perde qualcosa.
Tra le tante collaborazioni con Koch Media hai creato anche la magnifica collezione di steelbook “Definitive Edition” dedicata a 13 dei film di maggior successo distribuiti dall’azienda. Cosa ci puoi raccontare in merito? Perché hai scelto questo stile molto iconico per rappresentare i film?
E’ stato un lavoro entusiasmante, perché non è da tutti provare a realizzare qualcosa di così particolare, una realtà come Koch Media ha dimostrato di non avere paura di uscire dagli schemi. In questa collezione ho voluto giocare con iconografia, grafica, lettering per creare delle cover originali e artistiche, accomunate da uno stile deciso. Cercare di raccontare la trama in pochi tratti e simboli è stata un bella sfida. Mi soddisfano in particolar modo quelle di Alabama Monroe, Sinister e The Grey, probabilmente perché amo anche i film: lavorare con passione è il regalo più bello che chiunque possa farsi.
Leggi l’intervista al team Midnight Factory