Amici come prima, anche se a sentire le loro dichiarazioni in conferenza stampa, Massimo Boldi e Christian De Sica, nonostante siano passati 13 anni dal loro ultimo film insieme, loro non hanno mai davvero litigato.
La storia si apre a Milano, dove Cesare Proietti (Christian De Sica) è un eccellente direttore d’albergo, che viene tagliato dalle recenti scelte della figlia del presidente, Luciana Colombo (Regina Orioli), e quindi a più di 60 anni deve trovarsi un lavoro, con moglie avida (Lunetta Savino) e altri parenti da mantenere.
E il presidente Massimo (Boldi) che fa? Si gode la vecchiaia in totale ozio ma anche lussuria, ignaro della decisione della figlia non solo di cedere la società ai cinesi, ma anche di farlo interdire del tutto. Un tipo tutto pepe nonostante l’età, tanto da mettere in fuga tutte le sue badanti. Disperata, la figlia offre 5.000 a chiunque accetti il posto, e così il povero Cesare decide di provare travestendosi da donna. Quanto durerà questa farsa?
Cosa funziona in Amici come prima
Film tanto atteso, almeno da coloro che non si sono stufati di vedere questo tipo di commedie, la prima cosa positiva che salta all’occhio è che il personaggio di Massimo Boldi sia stato reso un minimo, ma proprio un minimo, diverso e più credibile del solito. Non va in giro a sedurre giovani donne, e non ha figli adolescenti. Un messaggio sociale che si può leggere in Amici come prima è il dramma della perdita del lavoro al giorno d’oggi, e la possibilità di sapersi reinventare e fare fronte comune nei momenti di difficoltà.
Nonostante il periodo attualissimo Amici come prima non ha paura di mostrare donne superficiali, avide e cattive come i personaggi interpretati da Regina Orioli e Lunetta Savino. Non è una generalizzazione, naturalmente, sarebbe inutile sottolinearlo ma oggi è sempre meglio farlo: ci ricorda solo che ci sono anche donne così.
Perché non guardare Amici come prima
Il motivo è semplice: se ci lamentiamo dei film americani per la poca originalità, questi cosa sono?
A partire dai soliti nomi utilizzati da Boldi e De Sica (come se Milanesi e Romani facessero tutti Colombo o Proietti di cognome…) vediamo dal primo i soliti siparietti che ormai non fanno ridere neanche per sbaglio.
Lingue di fuori, tachicardia, e così via… De Sica a volte riesce ancora a strapparci qualche risata spontanea, stavolta al massimo un sorriso o poco più in occasioni minori delle dita di una mano.
Qualcuno ci ha visto un rimando a Quasi amici e Mrs Doubtfire… Sulla carta sicuro, per quel che riguarda la qualità… nemmeno in alto male, sperduti in mezzo all’Oceano Pacifico! Così come il revival di “Belli freschi” funziona davvero poco alla fine.
Amici come prima risulta inferiore anche del recente film (distribuito su Netflix) di Marco Risi ed Enrico Vanzina “Natale a cinque stelle”, che almeno faceva ridere e sorridere per la sua (tranquilla) satira politica.
Un film prodotto e distribuito da Medusa Film, al cinema da mercoledì 19 dicembre 2018.