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Venezia 74 – Day 4 – George Clooney Re della quarta giornata del Festival di Venezia

Venezia 74 – Day 4: il Festival di Venezia accoglie come un Re George Clooney e il suo Suburbicon, fa parlare molto con Brawl in cell block 99 con Vince Vaughn e presenta Netflix con il suo primo originale italiano Suburra La Serie.

Solo dopo aver trascorso qualche giorno a Venezia ti rendi conto di come il Festival diventi una sorta di micro mondo in cui è il cinema a farla da padrone in tutte le sue mille sfaccettature. Venezia 74 – Day 4: da dove cominciamo? Da uno dei film più chiacchierati di questi giorni festivalieri, il rabbioso e violento Brawl in Cell Block 99 in cui il regista Zahler torna ad esplorare dei generi ben definiti affidando tutta la forza espressiva del film alla presenza scenica e alla prestanza fisica di un inedito e oscuro Vince Vaughn.

“Nel film” – ha dichiarato il regista – “il primo atto di violenza è quello subito dai personaggi sotto forma di trauma. Da quei traumi vissuti sulla loro pelle, poi, si sviluppa tutto il resto. Credo che la violenza non sia qualcosa di universale, perché cambia a seconda della persona che la mette in atto. Nel caso di Bradley mi sono basato totalmente sulla abilità da performer di Vince. Pensate che le scene più volente sono state aiutate pochissimo dal montaggio. Tutto è successo davvero, abbiamo messo gli attori l’uno contro l’altro senza alcun timore. Non sono state scene facili da girare, ma la resa è certamente più autentica. Nel caso di Vince, poi, ho deciso di creare due moti violenti opposti: a volte la contiene, altre volte la esprime attraverso vere e proprie esplosioni”.

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Ma veniamo al momento topico della quarta giornata Festivaliera: lo sbarco di George Clooney al Lido. Direi che l’argomento merita qualche riga a parte: sorridente, vestito di tutto punto, accolto da gridolini, invocazioni, lacrime e orgasmi di ammiratrici ma anche di ammiratori, il bel George, prima, scappa scortato da 5 bodyguard, poi, si concede all’amore dei fans trattenendosi prolungatamente sul red carpet. Sembra quasi che ci si dimentichi del reale motivo per cui Clooney è a Venezia: presentare Suburbicon, la commedia nera in cui l’ironia va a braccetto con la denuncia sociale, nata dall’ennesima collaborazione con i fratelli Coen, che ne scrissero una prima sceneggiatura nel 1986.

Tuttavia il film è convincente grazie a personaggi che si allontanano dai solito coeniani: oltre ad essere semplicemente bizzarri, questi, appaiono spietati: “Si diventa mostri in base alle scelte che facciamo. Il paese sta raggiungendo il massimo livello di rabbia ma non dobbiamo incolpare le minoranze dei problemi che non riusciamo a risolvere. Quando si parla di rendere di nuovo grande l’America non vediamo alcuni dei problemi reali che questo paese deve affrontare e risolvere. Ed ho trovato che siano le stesse di tanti anni fa.” 

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Ma oggi è anche la giornata di Suburra – la serie: Netflix sbarca al Lido con il suo primo originale italiano costruendo una sorta di prequel del Film che ha avuto tantissimo successo nel mondo.

Ma Venezia 74 – Day 4 vive anche di piccole realtà collaterali, discussioni interessanti, dibattiti affascinanti come quello che da qualche anno viene ospitato all’interno delle giornate degli autori: il Miu miu Women’s Tales che attraverso il cinema tenta di raccontare l’universo femminile attraverso le donne stesse. L’evento quest’anno ha visto protagoniste Chloë Sevigny, che ha diretto un cortometraggio con protagonista l’attrice comica Carmen Lynch, ritratto di una donna di spettacolo con una vita piena di alti e bassi; Celia Rowlson-Hall, coreografa, ballerina e cineasta americana, che, con The [End) of History Illusion, unisce il musical hollywoodiano degli anni’30 con il clima da Guerra fredda degli anni’60; Kate Bosworth, Zosia Mamet (protagonista di Girls), Laura Harrier (modella e attrice, che ha debuttato con il film Spider-Man: Homecoming), Kiernan Shipka (attrice che ha recitato anche in Mad Men) e Rowan Blanchard (scrittrice e artista ora impegnata nella sitcom The Goldbergs).

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About Federica Rizzo

Campana doc, si laurea in Scienze delle Comunicazioni all'Università degli Studi di Salerno. Web & Social Media Marketer, appassionata di cinema, serie tv e tv, entra a far parte della famiglia DarumaView l'anno scorso e ancora resiste. Internauta curiosa e disperata, giocatrice di Pallavolo in pensione, spera sempre di fare con passione ciò che ama e di amare follemente ciò che fa.

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