Underworld: Blood Wars, arrivata al quinto capitolo cinematografico, l’infinita lotta tra vampiri e lycans continua la sua corsa sfrenata fatta di pallottole, sangue e latex.
Dopo gli avvenimenti del precedente capitolo, Selene (Kate Beckinsale) è costantemente braccata e obbligata a difendersi dagli attacchi serrati del clan dei Lycans (licantropi) e dei Vampiri. I primi sono alla ricerca di sua figlia mentre i secondi bramano vendetta per il suo tradimento. Con al suo fianco un solo vero alleato, David (Theo James), Selene dovrà difendere sua figlia e cercare di porre fine finalmente all’eterna battaglia.
A distanza di cinque anni da “Underworld: Il Risveglio“, Kate Beckinsale torna nei panni dell’agente di morte vampira e, a 29 come a 43 anni, sembra ancora l’unica in grado di indossare un trench di pelle e una tuta in latex. Per chi non ha mai visto un episodio della saga di Underworld, la produzione ha intelligentemente pensato di offrire agli spettatori un piccolo riassunto delle puntate precedenti all’inizio del film che, sebbene totalmente incompleto, vi darà una veloce infarinatura sulla millenaria battaglia in corso. Per un assiduo e felice spettatore della serie è bene dire fin da subito che nulla è cambiato.
“Underworld: Blood Wars” è l’ennesimo capitolo basato sul ritmo forsennato, scontri caotici, look tra il darkeggiante e il gotico, protagonisti perennemente immersi nella notte, indumenti di latex, scontri all’ultimo sangue e continui capovolgimenti di fronte. Nel tentativo di rendere intricata e movimentata la narrazione, sono come sempre stati inseriti banali colpi di scena e nuovo tentativo di evoluzione della serie che, molto probabilmente, non troverà la fine neanche in questa occasione. Intrigante la versione elfica dei vampiri, sviluppata con ambientazione ed elementi tratti dalla mitologia norrena. Ovviamente non aspettatevi mai troppa coerenza narrativa.
Caciarone, sollazzante e produttivamente confusionario “Underworld: Blood Wars” continua una tradizione fatta di intriganti e infiniti alberi genealogici tra creature della notte, sangue, pallottole ed evoluzioni acrobatiche impossibili figlie della post Matrix-Mania. Può oggettivamente non piacere e, cinematograficamente parlando, essendo arrivato al quinto episodio è facile etichettarlo come un prodotto banale. Onestamente è migliore di tanti altri film sul genere e si conferma una saga capace, con tutti i suoi evidenti e grossolani difetti, di regalare del sufficiente intrattenimento. Only for Fan.
Commento Finale - 60%
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"Underworld: Blood Wars" è l'ennesimo capitolo basato sul ritmo forsennato, scontri caotici, look tra il darkeggiante e il gotico, protagonisti perennemente immersi nella notte, indumenti di latex, scontri all'ultimo sangue e continui capovolgimenti di fronte. Non aspettatevi mai troppa coerenza narrativa, migliore di tanti altri film sul genere e si conferma una saga capace, con tutti i suoi evidenti e grossolani difetti, di regalare del sufficiente intrattenimento.