Ebbene, le riprese di questa nuova, attesissima pellicola di Ridley Scott, Tutti i soldi del mondo, pensate, sono iniziate a metà Giugno nella nostra capitale, Roma, ove è ambientata gran parte della vicenda, e a distanza di pochissimi mesi è già disponibile il primo trailer originale, per un’uscita prevista negli USA addirittura già a Novembre, in modo tale che possa entrare in lista per gareggiare agli Oscar, anche se, a essere sinceri, il film di Scott sembra più orientato a un versante action da “kidnapping movie” per poter piacere ai membri dell’Academy, molto classici nelle scelte ed esigenti un Cinema forse più impegnato. Ma mai dire mai.
Aggiornamento dopo il caso Kevin SpaceyQuesta la sinossi ufficiale:
Tutti i soldi del mondo è adrenalinica ricostruzione di un fatto di cronaca realmente accaduto e divenuto un caso mediatico internazionale: il rapimento di Paul Getty III. Roma, 1973. Alcuni uomini mascherati rapiscono un ragazzo adolescente di nome Paul Getty III (Charlie Plummer), nipote del magnate del petrolio Jean Paul Getty (Kevin Spacey), noto per essere l’uomo più ricco al mondo e al tempo stesso il più avido. Il rapimento del nipote preferito, infatti, non è per lui ragione sufficientemente valida per rinunciare a parte delle sue fortune, tanto da costringere la madre del ragazzo Gail (Michelle Williams) e l’uomo della sicurezza Fletcher Chace (Mark Wahlberg) a una sfrenata corsa contro il tempo per raccogliere i soldi, pagare il riscatto e riabbracciare finalmente il giovane Paul. Una vicenda pubblica e privata che sconvolse il mondo per aver rivelato a tutti un’incredibile verità: che si può amare di più il denaro che la propria famiglia. Una storia mai raccontata prima sul grande schermo.
Ridley Scott è un regista molto altalenante, capace di sfornare indubbi capolavori ma anche di alternarli, appunto, a film abbastanza mediocri, risaputi e troppo mainstream. Questo film però sembra affascinante. Una storia tristemente famosa, per un film ambientato nella nostra capitale, con un cast prestigioso, capitanato da un magnetico, almeno così sembra, Kevin Spacey in un ruolo ambiguo e luciferino. Vedremo come sarà. Alcuni fotogrammi sembrano comunque troppo patinati, quasi da spot pubblicitario, uno dei difetti visibili di Scott, che ricordiamolo viene dalla pubblicità e non ha mai perso il vizio, a mio avviso, dannoso e controcinematografico, di rendere troppo estetizzanti alcune sue opere. Da vedere, a prescindere.