La Torre Nera: Il regista e sceneggiatore danese Nikolaj Arcel, autore del bellissimo Royal Affair (2012), torna al cinema con l’adattamento cinematografico tratto dall’omonima saga creata da Stephen King. Un film che ci trascina in un fantasy che mischia fantascienza, horror e western.
Jake (Tom Taylor) è un ragazzo di New York tormentato da strani sogni. Costretto dalla madre e dal patrigno a frequentare uno psichiatra, è sempre più convinto che i suoi sogni siano in realtà delle vere e autentiche visioni di qualcosa di terrificante che sta realmente accadendo. Abile nel disegno, il ragazzo trasporta sempre le sue visioni su carta (un terrificante uomo in nero, strane creature, un pistolero) e una delle sue raffigurazioni lo conduce dritto in un’abitazione che si rivela essere un portale per un universo parallelo. Giunge così nel Medio-Mondo, una terra ormai desolata dove si combatte una guerra per salvare l’universo dall’oscurità. Al suo arrivo incontra Roland Deschain (Idris Elba), il pistolero dei suoi sogni, con il quale pur senza difficoltà iniziali cercherà di contrastare il potere dello stregone Walter Padick (Matthew McConaughey), per salvare la Torre Nera, leggendaria struttura in grado di dominare il tempo e lo spazio, dalla sua distruzione.
Miti, leggende, stregoneria, fantascienza, horror e sparatorie sono alla base di una serie di romanzi di successo scritti dal grandissimo Stephen King, quasi sempre sfortunato nelle trasposizioni cinematografiche delle sue opere. Non è da meno purtroppo “La Torre Nera“, anche se in realtà parliamo di una sorta di seguito della saga letteraria, un action-thriller di matrice classica con venature dark fantasy sufficientemente diretta dal bravo Nikolaj Arcel ma poco incisiva dal punto di vista delle idee e sviluppo narrativo. Con l’obiettivo di creare un nuovo media-franchise di successo, la produzione ha pensato più alla forma che al contenuto realizzando un film visivamente godibile ma narrativamente lacunoso. C’è tanta carne al fuoco in questo primo e molto probabilmente unico capitolo, salvo straordinari incassi, per un possibile pilota di una serie televisiva, già annunciata. Tanto disordine da lasciare indifferenti lo spettatore nonostante i momenti sollazzanti non manchino: sparatorie alla John Woo, chiare citazioni di Last Action Hero e un comparto visivo interessante.
“La Torre Nera” è immersa nel mare del vorrei ma non posso, inizia pacatamente, mostrando piano piano i fatti per poi perdersi per strada tra mille personaggi che, sebbene non centrali alla narrazione, non hanno neanche il tempo di presentarsi. Per restare nel minutaggio di 95 Minuti, una durata quasi bizzarra per questa generazione cinematografica, si è dovuto necessariamente accelerare azzerando praticamente gran parte del materiale.
La sensazione finale che lascia “La Torre Nera” è quella di un progetto incompiuto in cui forse si è speso più per il casting che per l’intera produzione della pellicola (circa 60 milioni di dollari). Un peccato perché il film è vedibile ma non conquista.
Commento Finale - 58%
58%
Miti, leggende, stregoneria, fantascienza, horror e sparatorie sono alla base di una serie di romanzi di successo scritti dal grandissimo Stephen King, quasi sempre sfortunato nelle trasposizioni cinematografiche delle sue opere. "La Torre Nera" è immersa nel mare del vorrei ma non posso, inizia pacatamente, mostrando piano piano i fatti per poi perdersi per strada tra mille personaggi che, sebbene non centrali alla narrazione, non hanno neanche il tempo di presentarsi. Un peccato perché il film è vedibile ma non conquista.