Prima serie Netflix a venir mostrata (o almeno in parte) al pubblico veneziano e prima serie italiana prodotta dal suddetto colosso dello streaming, Suburra – La serie verrà distribuita il 6 Ottobre, mentre qua a Venezia sono stati proiettati i primi 2 episodi della serie prequel dell’omonimo film.
Suburra – la serie, in modo identico a come fece il film, descrive la corruzione dilagante che ha colpito le varie istituzioni di Roma, coinvolgendo lo Stato, la Chiesa e la criminalità organizzata. A dover convivere in questo inferno in terra troviamo i tre ragazzi protagonisti della serie, di estrazione sociale differente, Numero 8 (Alessandro Borghi), Spadino (Giacomo Ferrara) e Lele (Eduardo Valdarnini) che, per rendere reali le loro singole aspirazioni, dovranno allearsi uno con l’altro.
La trasposizione cinematografica di Suburra lasciò il segno, poiché divenne un chiaro segnale sul fatto che è possibile trasportare la formula vincente che aveva aiutato Gomorra – La serie ad aver tutto il successo a cui ormai siamo abituati ad attribuire.
Stefano Sollima, infatti, conosce il modo per evidenziare i momenti di tragedia e di pathos, di bilanciarli in modo da regalare al pubblico, televisivo o meno, uno spaccato sull’Italia moderna e sul lato marcio che la sopprime continuamente e nel quale il suo popolo sguazza tranquillamente.
Questa particolare nota positiva, che ha indubbiamente decretato l’acclamazione a livello mondiale di Gomorra – la serie, in questa versione televisiva del romanzo di Giancarlo De Cataldo tale chiave di lettura viene sì riproposta fedelmente, ma non con la medesima audacia che Sollima aveva saputo imprimere nel suo operato.
Le situazioni e le immagini che passano per gli occhi degli spettatori sono le medesime, tanto che sembra inizialmente di trovarsi davanti a un reebot piuttosto che a una serie prequel, il che lascia nello spettatore uno straniante e fastidioso senso di deja-vu.
E’ proprio questa sgradevole sensazione a dominare durante questa prima ora e quaranta di Suburra – la serie, fattore che per un prodotto televisivo è sintomatico di flop annunciato: per pronunciarsi e avere un quadro più completo della situazione bisognerà aspettare il 6 Ottobre, ma questo inizio non presuppone niente di buono.
Non bastano quindi dei buoni interpreti, tra cui un Alessandro Borghi sempre a suo agio nel riprendere il ruolo di Numero 8 e una Claudia Gerini estremamente in parte e forse la personalità che spicca di più tra tutto il cast attoriale, e nemmeno la buona regia messa in gioco da Michele Placido aiuta la situazione. Vedremo se i restanti 8 episodi miglioreranno la situazione.
Commento Finale - 58%
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I primi due episodi di Suburra - la serie sono, purtroppo, un'occasione mancata: la canonicità imbarazzante con la quale è riproposto l'immaginario già saccheggiato in precedenza da Sollima devasta un prodotto che è tenuto in piedi esclusivamente dalle prove recitative del cast e da una regia che fa il suo sporco lavoro, ma anch'essa estremamente derivativa.