Home / RECENSIONI / Fantascienza / Shin Godzilla – Recensione – Un Film di Hideaki Anno

Shin Godzilla – Recensione – Un Film di Hideaki Anno

Shin Godzilla: Pubblicato nel 2016,  è arrivato nelle nostre sale per un’uscita evento di soli tre giorni (3-4-5 luglio 2017) piazzandosi subito e con successo 3° al box office italiano.

Dell’autore di Neon Genesis Evangelion, Hideaki Anno, Shin Godzilla è solo l’ultimo di una lunga serie lungometraggi sul celebre kaiju (mostro) arrivato al cinema nel 1954. Nato dal vivido ricordo dei bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki e dall’ancor più recente incidente della nave Daigo Fukuryu Maru(1954), Godzilla fu inteso come una metafora delle armi nucleari. Da sempre però, il mostro Godzilla, non ha mai ricoperto un ruolo univoco: alle volte era raffigurato come un eroe, altre come un distruttore, fino a divenire metafora  della dimenticanza del Giappone verso il suo passato imperialista o dei disastri naturali.

shin-godzilla-recensione-film-testa

Chi si avvicina al film aspettandosi quanto detto sopra rimarrà deluso: Shin Godzilla (Il Nuovo Godzilla) si distacca completamente dal filone ed apre una rivoluzione all’interno della serie di film dedicati alla celebre creatura. E’ un capolavoro.

shin-godzilla-recensione-film-centro

Lo Shin Godzilla di Hideaki Anno incarna una serie di metafore non riconoscibili da tutti e in prima battuta. Innanzitutto Shin Godzilla rappresenta la sempre presente paura del nucleare, anche in ricordo degli ultimi eventi di Fukushima: nel film, infatti, il Paese si è ripreso dalla devastazione del marzo 2011. Il governo è pienamente lanciato verso la risalita economica ma qualcosa viene a turbare la quiete di Tokyo. Diversamente dai precedenti film, il Godzilla di Anno non attacca direttamente la popolazione, ma tenta di distruggere Tokyo, il nucleo del potere politico ed economico del Paese. Non è la storia del singolo davanti al mostro, ma una metafora di attacco al potere. Shin Godzilla rappresenta perfettamente la linearità della cultura giapponese. Gran parte del film si sviluppa nelle stanze del Primo Ministro, del Governo e di pianificazione, dove la burocrazia regna incontrastata in un gioco di rimbalzi di responsabilità, su quale sia la decisione giusta da prendere, su chi deve prendere questa decisione e come portare a termine la missione. Da questo punto di vista Anno attraverso Shin Godzilla sembra voler lanciare un input all’azione, cosciente del fatto che il Giappone è un Paese rallentato dalla cerimonialità della sua burocrazia ma che al momento della messa in atto di una qualsiasi azione, come ad esempio la ricostruzione, non si arresta davanti a nulla. E l’unico in grado di agire veramente non è il governo ma il popolo in tutta la sua eterogeneità, rappresentato in Shin Godzilla da uno strano gruppo di ricerca, su cui nessuno avrebbe mai scommesso.

shin-godzilla-recensione-film-fine

Altra metafora rappresentata dal nuovo Godzilla è il tema dell’orgoglio nazionale, e del senso di rivalsa nei confronti degli USA. Shin Godzilla gioca sulla diplomazia ma alla fine non le manda a dire: gli Stati Uniti sono allo stesso tempo speranza di salvezza ma anche un giogo da cui affrancarsi. Shin Godzilla è un modo per far dire apertamente e senza troppi peli sulla lingua ai giapponesi che ce la possono fare. Che non devono continuare ad abbassare la testa e a pensarsi come un paese vassallo degli USA.

L’orrore atomico sembra tornare come unica soluzione di salvezza del Giappone e del mondo intero; ma questo riaccende il forte senso d’orgoglio nazionale nipponico, che riesce ad alzare la testa e a fermare il mostro.

Almeno fino ad un ultimo ed inquietante fotogramma.

Regia: Hideaki Anno Con: Satomi Ishihara, Hiroki Hasegawa, Yutaka Takenouchi, Nicolas Reillabahc, Jean Laurent Oibur, Jun Kunimura, Shinya Tsukamoto, Mark Chinnery, Takahiro Miura, Takumi Saitô, Kengo Kora, Pierre Taki, Issei Takahashi Durata: 120 min. Paese: Giappone, USA Anno: 2016 Distribuzione: Minerva Pictures/Dynit
Shin Godzilla: Pubblicato nel 2016,  è arrivato nelle nostre sale per un'uscita evento di soli tre giorni (3-4-5 luglio 2017) piazzandosi subito e con successo 3° al box office italiano. Dell'autore di Neon Genesis Evangelion, Hideaki Anno, Shin Godzilla è solo l'ultimo di una lunga serie lungometraggi sul celebre kaiju (mostro) arrivato al cinema nel 1954. Nato dal vivido ricordo dei bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki e dall'ancor più recente incidente della nave Daigo Fukuryu Maru(1954), Godzilla fu inteso come una metafora delle armi nucleari. Da sempre però, il mostro Godzilla, non ha mai ricoperto un ruolo univoco: alle volte…
Commento Finale - 95%

95%

Dell'autore di Neon Genesis Evangelion, Hideaki Anno, Shin Godzilla è solo l'ultimo di una lunga serie lungometraggi sul celebre kaiju (mostro) arrivato al cinema nel 1954. Il Godzilla di Hideaki Anno incarna una serie di metafore non riconoscibili da tutti e in prima battuta. Diversamente dai precedenti film, non attacca direttamente la popolazione, ma tenta di distruggere Tokyo, il nucleo del potere politico ed economico del Paese. Non è la storia del singolo davanti al mostro, ma una metafora di attacco al potere. Shin Godzilla è un modo per far dire apertamente e senza troppi peli sulla lingua ai giapponesi che ce la possono fare. Che non devono continuare ad abbassare la testa e a pensarsi come un paese vassallo degli USA. Un capolavoro.

User Rating: Be the first one !

About Silvia Aceti

Guarda anche

Strade Perdute – Lost Highway in 4K con il tuo aiuto

È attiva la campagna di crowdfunding per pubblicare la versione restaurata e approvata da David Lynch del …

3 commenti

  1. Si, ma alla fine di tutta sta recensione,posso dire che sto film se inserito nel filone kaiju eiga fa cagare?! Se voglio vedere un film sul kaiju Godzilla non me ne può fregar di meno di tutte le menate sulle metafore,30 anni fa all’età di 10 anni quando lo guardavo affascinato nei passaggi televisivi non potevo certo capire le metafore se ce n’erano,e penso che nel mondo,a parte forse i giapponesi, lo amano semplicemente in quanto mostro gigante che combatte contro altri mostri giganti spesso per salvare la terra. Tanto per fare un’esempio,quando mio nipote avrà 10 anni e gli farò vedere “l’invasione degli astromostri” resterà divertito, se gli farò vedere shin godzilla si annoierà a morte e non mi vorra più vedere altri film del genere. Il fatto che si scomodi godzilla per fare film con l’unico scopo di veicolare chissà quali messaggi ne sta solo uccidendo il mito, difatti vorrei vedere quanti altri film su gozilla si potrà permettere di fare il giappone e quanti l’america, che ha in questi anni preso in mano i diritti con un successo che i giapponesi si sognano.

    • Rispetto il tuo ragionamento ma la diversificazione è sempre un bene. Per quanto riguarda Godzilla vive di ottima salute in Giappone visto che su Netflix hanno realizzato recentemente una serie animata composta da tre film e prossimamente dovrebbe uscire il seguito di Shin. Sul fronte americano proprio questa estate ci sarà Godzilla 2 e tra due anni lo scontro contro Kong^^ Ci sarà tempo e modo di vedere in azione il nostro amato kaiju.

  2. “L’unico in grado di agire veramente non è il governo ma il popolo in tutta la sua eterogeneità”.

    Shin Godzilla ha una testa che sputa distruzione, ma anche una coda che germina vita. Testa e coda non possono che essere in contatto, come nel treno di Snowpiercer. E così le civette al governo osservano le tetsuesche terminazioni umanoidi che sorreggono l’enorme teriomorfo crestato, tentando di gestirne l’impeto. Cieche talpe muovono il mostro, possono battere il Godzilla di Emmerich e Tatopoulos? Quello dal canto suo è un replicante kitsch, troppo eterogeneo, ma forte della sua ignoranza…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.