Overdrive: Arriva in sala l’action thriller di matrice transalpina ambientato nel mondo dei furti d’auto d’epoca, con protagonisti un quartetto di giovani protagonisti in rampa di lancio: il figlio del grande Clint Eastwood (Scott), la bella Ana de Armas della quale abbiamo apprezzato il letale fascino in “Knock Knock” e farà parte dell’atteso “Blade Runner 2049”, il giovanissimo Freddie Thorp e la guerriera nordica della serie “Vikings”, Gaia Weiss, che ha esordito proprio da noi con “Bianca come il latte, rossa come il sangue”.
I fratelli Andrew (Scott Eastwood) e Garrett Foster (Freddie Thorp), sono due noti ladri di auto d’epoca ingaggiati per rubare una Bugatti del 1937, da poco battuta all’asta per oltre due milioni di dollari. Il colpo riesce ma i due si ritrovano loro malgrado coinvolti in una faida tra bande di mafiosi della Costa Azzurra. Lo spietato Morier, proprietario dell’auto rubata, e il rivale Max Klemp, giovane e folle boss tedesco in ascesa. Quando Morier, minaccia la vita dei due e quella della ragazza di Andrew, i due fratelli si dichiarano disposti a sottrarre dalle grinfie di Klemp, la sua preziosa e limitata Ferrari 250GT del 1962. Sarà l’inizio di una corsa sfrenata ricca di colpi di scena e inseguimenti.
Il mondo delle auto torna al cinema con una pellicola che prende in parte le distanze dalla saga di “Fast & Furious“, riportando al centro della scena le auto e il loro valore collezionistico. Debitore di pellicole di successo come “The Italian Job” e “Fuori in 60 secondi“, “Overdrive“, affida la sua fortuna alla regia dell’esordiente Antonio Negret, alla sua prima regia cinematografica, per la sceneggiatura e produzione di due mestieranti del genere action: Michael Brandt e Derek Haas, menti dietro la scritture del remake di “Quel treno per Yuma“, “Wanted” e “2 Fast 2 Furious“. L’idea della produzione è quella di proporre un film basato sulle auto, senza le esagerazioni spettacolari e sollazzanti della saga di Toretto e famiglia. Un puro racing movie che guarda al furto d’auto come l’escamotage giusto per arricchire la trama, dare la giusta caratterizzazione ai personaggi e organizzare i colpi di scena per sorprendere lo spettatore con il suo intrigante orologio.
“Overdrive” prova costantemente a bilanciare il tempo di visione tra l’evolversi dei personaggi e le auto d’epoca, non sempre ci riesce ma l’intento resta comunque apprezzabile e meritevole di una visione. Lontano dalle esplosioni e acrobazie del blockbuster hollywoodiano, parliamo di un film europeo dal budget ridotto, non lesina lo spettacolo e gli inseguimenti d’auto, in cui la volontà di affidarsi al realismo più che all’evoluzioni impossibili delle macchine, magari anche solo per esigenze economiche, è lampante e non disprezzabile.
“Overdrive” è un action vecchio stampo capace di intrattenere per tutta la sua durata senza strafare e paradossalmente senza avere la volontà di farlo. Questo è forse l’unico vero limite del film, la sua linearità, la sua poca originalità e la voglia di non stupire. Un prodotto mordi e fuggi, ideale per una serata d’estate ma poco complesso per restare in testa dopo la visione.
Commento Finale - 62%
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Il mondo delle auto torna al cinema con una pellicola che prende in parte le distanze dalla saga di "Fast & Furious", riportando al centro della scena le auto e il loro valore collezionistico. Un puro racing movie che guarda al furto d'auto come l'escamotage giusto per arricchire la trama, dare la giusta caratterizzazione ai personaggi e organizzare i colpi di scena per sorprendere lo spettatore con il suo intrigante orologio. Lontano dalle esplosioni e acrobazie del blockbuster hollywoodiano, parliamo di un film europeo dal budget ridotto, non lesina lo spettacolo e gli inseguimenti d'auto. "Overdrive" è un action vecchio stampo capace di intrattenere per tutta la sua durata senza strafare e paradossalmente senza avere la volontà di farlo.