Le nostre anime di notte: Primo prodotto targato Netflix ad approdare al Lido per la 74esima edizione del Festival del cinema di Venezia, Our Souls At Night (titolo originale) presenta nel cast due inossidabili glorie del passato come del presente cinematografico quali Robert Redford e Jane Fonda, già protagonista della serie Grace and Frankie, sempre distribuita da questo colosso dello streaming mondiale.
In questa prima collaborazione tra Netflix e il regista Ritesh Batra, Addie Moore (Jane Fonda) propone al vicino Louis Waters (Robert Redford) di dormire insieme al lei semplicemente per tenerle compagnia. I due hanno entrambi raggiunto una considerevole età ed essendo pure entrambi vedovi, Louis accetta il tenero invito che porterà alla vicendevole condivisione delle sofferenze, dei rimpianti e dei pentimenti relativi al proprio passato.
Non è la prima volta che un lungometraggio Netflix venie presentato in anteprima mondiale al Lido di Venezia: al contrario dell’ostilità scatenata durante il Festival di Cannes, alla laguna veneziana tali prodotti sono, a quanto pare, i benvenuti ormai dal 2015, quando venne mostrato Beasts of No Nation di Fukunaga; solo in questa edizione, si assisterà anche alla proiezione dei primi due episodi di Suburra, prima serie italiana finanziata da tale multinazionale, e dell’intera serie di Wormhood, a dimostrazione della solidità di tale sodalizio.
Il motivo della scelta di presentare una commedia come Le nostre anime di notte in ambito festivaliero è presto detto, poiché rappresenta una ghiotta occasione per accogliere in laguna due divi immortali del calibro di Robert Redford e Jane Fonda, organizzando così una reunion improvvisata della coppia che ha condiviso il set de Il cavaliere elettrico.
Un pretesto quindi che si presenta proprio al caso giusto, anche se la fattura de Le nostre anime di notte non lascia stupefatti, risultando una comedy dai tratti agrodolci che rientra negli standard di film maggiormente appetibili dalle masse, suscitando pure qualche risata generale, ma non provando nemmeno per un attimo ad osare e ad uscire dagli schemi, proponendo un qualche guizzo registico o di scrittura.
La regia, appunto, sembra rubata a piene mani dalla scadente tradizione della fiction televisiva, che arriva ad affossare persino due giganti della recitazione come Robert Redford e Jane Fonda, che guidano inevitabilmente il film con la loro palpabile alchimia, ma la sensazione del pubblico è quella di trovarsi davanti a due talenti il cui potenziale d’impatto sullo schermo è stato fortemente inibito.
Commento Finale - 50%
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Le nostre anime di notte si dimostra un prodotto innocuo, il cui scopo era semplicemente quello di portare i due divi Robert Redford e Jane Fonda al Lido di Venezia, anche se questo significa assicurarsi la loro presenza per merito di un film nel quale le loro interpretazioni sono nettamente sottotono.