Logan – The Wolverine: il regista James Mangold e Hugh Jackman, continuano la serie dei film dedicati alla figura di James “Logan” Howlett, con l’ultimo capitolo della trilogia che scrive la parola fine alla partecipazione di Jackman all’interno dell’universo cinematografico degli X-Men.
Nel 2029 la popolazione mutante è calata drasticamente, gli X-Men sono ormai solo un ricordo e i pochi superstiti vivono nascosti nell’ombra. Dopo anni di immortalità, James “Logan” Howlett (Hugh Jackman), è malato, i suoi poteri rigeneranti si stanno indebolendo mentre la sua vita è distesa tra il lavoro come autista e fiumi di alcol. Il suo unico obiettivo di vita è quello di ritirarsi su di uno yacht in compagnia del professor Xavier (Patrick Stewart), ormai novantenne e malato, del quale si prende cura e tiene nascosto agli occhi del mondo. Un giorno durante un funerale incontra una donna messicana che lo riconosce e gli chiede di scortare lei e sua figlia Laura (Dafne Keen) sino ai confini del Canada perché in pericolo. Logan in un primo momento si rifiuta ma l’ostinazione della donna e di Xavier, che afferma di aspettare da tempo l’arrivo di quella bambina, lo convincono anche se con riluttanza. Ma quale segreto lega Logan a Laura?
Decima pellicola ambientata nell’universo degli X-Men, “Logan – The Wolverine“, è quello che tutti fan dell’artigliato stavano aspettando. Dopo due capitoli non completamente all’altezza, finalmente si è deciso di calcare la mano su tematiche e scelte narrative più mature, realizzando quello che è al momento il Marvel Movie più autoriale di sempre. Liberamente ispirato alla serie a fumetti Vecchio Logan di Mark Millar e Steve McNiven, l’ultimo capitolo con protagonista Hugh Jackman, si segnala non sono come il canto del cigno del suo protagonista ma anche di un universo che in futuro non sarà molto probabilmente come lo abbiamo conosciuto.
Con “Logan – The Wolverine“, James Mangold ha compiuto un vero e proprio miracolo, il risultato ottenuto è incredibile sopratutto se consideriamo che lo stesso è il regista del deludente capitolo precedente. Finalmente siamo al cospetto di un film cupo e brutale come il suo protagonista, ricco di sangue, scene violente e dialoghi carichi di significati profondi ma intrisi di amarezza e insuccesso. “Logan – The Walverine” non è assolutamente da considerare come un dramma fine a se stesso, è sopratutto un film d’azione di quelli fatti bene, costruiti sulla solidità di una narrazione ben delineata e sostenuta da un ritmo avvincente.
“Logan – The Wolverine” è un film sui supereroi Marvel che fa di tutto per non essere considerato il tipico film Marvel e ci riesce, grazie ad una libertà di scrittura lampante, lontano dai paletti prodotti imposti dalle pellicole precedenti. Una pellicola apocalittica e distruttiva che mostra un mondo allo sfascio dove l’unico antidoto per la sopravvivenza è la fede nel prossimo. Fede che è richiesta anche negli spettatori, perché “fidatevi” siamo al cospetto di un punto di svolta per Marvel Movie.
Commento Finale - 80%
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Con "Logan - The Wolverine", i Marvel Movie hanno finalmente un'anima. Solido, letale e brutale in una sola parola: Ignorante