Presentato in anteprima all’ottava edizione del Bif&st, La ragazza dei miei sogni si fa film di genere mescolando, coraggiosamente ma senza grandi risultati, fantasy, esoterismo e romanticismo.
Tratto dal romanzo di Francesco Dimitri che ne è anche sceneggiatore, l’opera seconda di Saverio Di Biagio tenta, coraggiosamente, un territorio ancora inesplorato in Italia: il fantasy. Ambientato ai giorni nostri, La ragazza dei miei sogni racconta la storia di P. (Primo Reggiani) un giovane trentenne solitario e inadeguato che non riesce a vivere come vorrebbe. Innamorato da anni di una sua amica Margherita (Chiara Gensini), alla quale non riesce a dichiarare il suo amore, un giorno rincontra, dopo tanti anni, un suo vecchio amico Alessandro (Nicolas Vaporidis) giovane dalla doppia vita e con la passione per l’occulto che finirà per mostrargli un mondo a lui nascosto, proprio quando la ragazza giusta sembra bussare alla sua porta.
Originale miscuglio di fantasy esoterico, thriller e teen drama, La ragazza dei miei sogni parte un pò lento fino a quando inizia a spaziare tra allusioni noir, intuizioni da horror esoterico (con rimandi al demonio e alla sua simbologia) e thriller urbano classico con pedinamenti senza troppo senso. Di Biagio, nonostante il coraggio mostrato nel cimentarsi in qualcosa di inedito per l’Italia, non riesce a mantenere il controllo sui tanti ingredienti mostrati.
Poco in realtà avviene davvero sotto il nostro sguardo o per lo meno senza essere stato ampiamente anticipato da qualche battuta. Va da sé che eccessiva sia la ridondanza e che, a lungo andare, nonostante l’iniziale curiosità, bisogna arrendersi al fatto che numerose sequenze non hanno in realtà uno scopo, sono solo di passaggio, verso cosa non si sa. A La ragazza dei miei sogni manca un centro, una direzione, c’è solo un finale, pirotecnico, che non riesce a giustificare né a spiegare quanto visto in precedenza. Quando infatti, abbandonato il suo aspetto da teen movie, il film potrebbe dare spazio alla questione esoterica, il tutto si traduce in una conclusione in cui a farla da padrone sono “amore, magia e morte”.
Fantasy urbano, un po’ gotico, che risente di atmosfere da fiaba e allo stesso tempo inquietanti e fantastiche, La ragazza dei miei sogni non riesce, purtroppo, a tenere viva suspense e curiositá, regalando solo nel finale qualche emozione in più. Il tentativo di battere strade insolite per il nostro cinema va difeso e premiato. Ma il cinema, si sa, ha bisogno di un mix d’ingredienti che si amalgamino alla perfezione e, purtroppo, in questo caso, tutto ciò non avviene.
Commento Finale - 55%
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La ragazza dei miei sogni
Originale miscuglio di fantasy esoterico, thriller e teen drama, La ragazza dei miei sogni parte un pò lento fino a quando inizia a spaziare tra allusioni noir, intuizioni da horror esoterico (con rimandi al demonio e alla sua simbologia) e thriller urbano classico con pedinamenti senza troppo senso, Di Biagio, nonostante il coraggio mostrato nel cimentarsi in qualcosa di inedito per l'Italia, non riesce a mantenere il controllo sui tanti ingredienti mostrati. A La ragazza dei miei sogni manca un centro, una direzione, c’è solo un finale, pirotecnico, che non riesce a giustificare né a spiegare quanto visto in precedenza. Quando infatti, abbandonato il suo aspetto da teen movie, il film potrebbe dare spazio alla questione esoterica, il tutto si traduce in una conclusione in cui a farla da padrone sono “amore, magia e morte".