Giovani italiani in fuga all’estero storie di vita, tra Berlino, Parigi e Londra in un docufilm selezionato dalla call for crowdfunding di Infinity Life
Ragazzi e ragazze che ogni anno, con coraggio e determinazione, lasciano l’Italia per trasferirsi a Londra, Parigi, Berlino, Bristol, Madrid, Barcellona, Dublino e altrove, in cerca di condizioni professionali migliori. Sono i protagonisti di Gli anni chiusi in tasca, uno dei tre docufilm, selezionati, su una rosa di oltre 140, da un iniziativa promossa da Infinity sulla piattaforma Produzioni dal Basso che ospiterà, fino al 24 luglio, il crowdfunding di questi progetti. Documentari e reportage, dedicati a esperienze di vita, che se raggiungeranno il 50% del budget stabilito dalla raccolta fondi, saranno premiati da Infinity con un finanziamento massimo di €5.000 ciascuno e con l’ingresso nel palinsesto del primo servizio italiano di video streaming on demand.
Gli altri due progetti scelti dalla call for crowdfunding, Infinity Life, tutti accomunati dal tema della fuga e dell’isolamento, sono A(social): 10 giorni senza lo smartphone, esperimento sulla disintossicazione dal digitale e Voci dal Silenzio, racconto sugli eremiti in Italia.
Gli anni chiusi in tasca si focalizza sulle ragazze e i ragazzi che hanno lasciato l’Italia con “gli anni chiusi in tasca”, in cerca di lavoro e futuro all’estero e, raccontando le motivazioni, il vissuto dietro ciascuna storia e le esperienze di vita quotidiana dei protagonisti, il documentario narra le città che sono teatro di queste svolte di vita.
“L’Italia versa, almeno dagli ultimi vent’anni, in una profonda crisi, economica e sociale, che si è riflettuta in maniera particolarmente grave negli strati più deboli della comunità- affermano il regista e l’autore Felice Bagnato e Alessio Ruta- alcuni giovani, snervati da una simile condizione e aiutati dall’età, hanno preso una decisione coraggiosa, per certi versi simile a quella di molti italiani emigranti nella metà del XIX Secolo e dei primi anni del Novecento: fare i bagagli e lasciare il Paese, per sfruttare le proprie capacità all’estero. Come vivono però questi ragazzi nei luoghi dove si sono trasferiti, cosa fanno esattamente e quali difficoltà devono affrontare quotidianamente? Gli anni chiusi in tasca vuole rispondere a tutte queste domande”.
Il documentario, della durata di 52 minuti, si concentra su Londra, Berlino e Parigi e si articola su un racconto della città in cui si svolge l’esperienza e su un vero e proprio ‘pedinamento’ dei protagonisti, mostrando la loro vita quotidiana nel nuovo ambiente e raccontando le proprie esperienze personali in forma di dialogo con l’autore che sostituiscono le classiche interviste di stile televisivo.
La campagna di crowdfunding di Gli anni chiusi in tasca, on line fino al 24 luglio su Produzioni dal Basso, punta alla cifra di 15mila euro che sarà utilizzata per la realizzazione del docufilm.
Il regista, Felice Valerio Bagnato ha diretto spot, documentari, reportage, videoclip, cortometraggi e la serie web “Tutte le ragazze con una certa cultura”; ha collaborato con Giffoni Film Festival, Panorama, Left e montato più di 150 video per band e artisti italiani e internazionali. L’autore e organizzatore, Alessio Ruta è giornalista e social media strategist dalla politica al terzo settore. Laureato in Scienze della Comunicazione, con Master in Giornalismo Partecipativo, è consulente web e ufficio stampa per l’ONG GUS – Gruppo Umana Solidarietà, che si occupa di accoglienza e nuove povertà.
Per saperne di più sulla campagna di crowdfunding e sulle ricompense previste: https://www.produzionidalbasso.com/project/gli-anni-chiusi-in-tasca/