I Puffi-Viaggio nella Foresta Segreta diretto da Kelly Asbury è il nuovo film d’animazione pronto a debuttare nelle sale italiane dal 6 Aprile, cercando di sciogliere alcuni, storici, dubbi che da sempre affliggono tutti coloro che sono cresciuti (anche solo di riflesso) con la saga degli omini blu di Pufflandia.
In questo nuovo capitolo – che segue i precedenti che sfruttavano la tecnologia live action – protagonista della vicenda è Puffetta, misteriosa unica puffa creata dal perfido mago Gargamella per ingannare i piccoli abitanti del villaggio, che però finisce per diventare una presenza benevola grazie alla magia bianca del Grande Puffo. Puffetta è afflitta dai dubbi legati al proprio passato e alla propria natura: chi è veramente? Da dove viene? Un’incursione nel cuore della Foresta Segreta insieme a Quattrocchi, Tontolone e Forzuto la porteranno sulle tracce di un misterioso villaggio scomparso e, forse, abitato da creature simili a lei, alimentando in tal modo involontariamente l’avidità del mago.
Rispetto ai capitoli che lo hanno preceduto, I Puffi-Viaggio nella Foresta Segreta è più fedele al cartoon originale ed evita di smarrirsi, miseramente, tra i dedalici corridoi degli esperimenti ibridati tra animazione ed esseri umani in carne ed ossa. Kelly Asbury si avvale di due sceneggiatrici come Stacey Harman e Pamela Ribon per confezionare una sorta di inno al “girl power” camuffato da innocente narrazione delle disavventure dei piccoli uomini blu. Con una colonna sonora in bilico tra sigle retrò dal sapore amarcord (la voce di Cristina D’Avena sui titoli di coda sortisce sempre un certo effetto) ed evocativi pezzi dance anni ’90, I Puffi-Viaggio nella Foresta Segreta riesce a conciliare, trasversalmente, il gusto dei più grandi come dei più piccoli, degli appassionati e di tutti coloro che, in fin dei conti, non sono mai stati dei fan degli omini blu. Il segreto del film d’animazione di Asbury si annida nella leggerezza, nel tocco delicato con il quale riesce a narrare una storia scritta seguendo, pedissequamente, gli schemi di una sceneggiatura cinematografica pensata per una più ampia porzione di pubblico. Buoni e cattivi si muovono sullo schermo saltando da un’inquadratura all’alta; le gags e le azioni si succedono con il giusto ritmo fino a culminare in colpi di scena talvolta prevedibili, ma pur sempre rassicuranti. La scelta di eliminare gli attori in carne e ossa si è rivelata vincente, visti gli alti livelli raggiunti dall’animazione che non fanno rimpiangere, allo spettatore, il “fattore umano” permettendo, al contrario, una totale immedesimazione nel mondo bidimensionale e naif di Pufflandia.
Nella versione originale il “cast” di doppiatori include voci famose come Demi Lovato, Rainn Wilson, Joe Manganiello, Jack McBrayer, Danny Pudi, Mandy Patinkin e Julia Roberts, con una colonna sonora trainata dal pezzo I’m a Lady composto da Meghan Trainor.
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Commento Finale - 65%
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I Puffi-Viaggio nella Foresta Segreta è più fedele al cartoon originale ed evita di smarrirsi, miseramente, tra i dedalici corridoi degli esperimenti ibridati tra animazione ed esseri umani in carne ed ossa. Asbury confeziona una sorta di inno al “girl power” camuffato da innocente narrazione delle disavventure dei puffi riuscendo a conciliare, trasversalmente, il gusto dei più grandi come dei più piccoli, degli appassionati e di tutti coloro che, in fin dei conti, non sono mai stati dei fan degli omini blu. Il segreto del film d’animazione di Asbury si annida nella leggerezza che attraversa le gags e le azioni che si succedono con il giusto ritmo fino a culminare in colpi di scena talvolta prevedibili, ma pur sempre rassicuranti.