Glory – non c’è tempo per gli onesti: Arriva in sala la nuova pellicola di Kristina Grozeva e Petar Valchanov, dopo il discreto successo di The Lesson, una parabola sulle insidie dell’onesta distribuita da I Wonder Pictures
In una Bulgheria dei giorni nostri ancora in bilico fra l’opprimente passato comunista e le aspirazioni europeiste Sanko (Stefan Denolyubov) è un semplice ferroviere che affronta una vita ai margini del disagio sociale in solitudine, confortato solo dai suoi conigli che cura amorevolmente. I ricordi del suo passato sono legati alle poche cose che gli sono rimaste della sua famiglia fra cui un vecchio orologio Glory che suo padre gli ha lasciato e utilizza quotidianamente nel suo lavoro. Nel pieno di una normale giornata lavorativa si trova inaspettatamente fra le mani una ingente somma di denaro perduta da qualcuno, Sanko non esita a contattare le autorità per restituirla e la notizia velocemente corre all’orecchio della stampa in cerca di facili eroi in un paese che sembra aver perso la sua identità. Venuto alla ribalta pubblica per questo suo atto di inaspettata onestà il semplice ferroviere cadrà suo malgrado in un turbinio di eventi molto più grandi di lui che metteranno a dura prova il delicato equilibrio su cui regge la sua vita fatta di silenzi e solitudini.
La premiata ditta di registi Kristina Grozeva e Petar Valchanov conferma il sodalizio artistico che aveva già convinto con la pellicola d’esordio The Lesson e investe nuovamente anche sui talentuosi attori che ne sono stati protagonisti. La convincente Margita Gosheva splendidamente rappresenta uno spietato addetto stampa al soldo del ministro di turno. Gelida e totalmente presa da se stessa, la PR è circondata da satelliti umani che schiaccia senza nemmeno rendersene conto. La perfetta rappresentazione del capitalismo rampante che sta divorando ferocemente un paese ancora a tratti non pronto ad annullare il recente passato.
Vincitore di numerosi premi tra cui quello per la migliore sceneggiatura al Dublin Film Festival, Glory – Non c’è tempo per gli onesti narra una storia semplice e potente, di dilaniante forza emotiva che conquista con semplici ma fondamentali mezzi espressivi tra cui una solida sceneggiatura, un significativo ancoraggio al presente e autentiche interpretazioni. Rappresenta la contrapposizione di due mondi agli antipodi, le due anime della Bulgheria di oggi, Il mondo di Sanko fatto di onestà e semplicità e quello paludato della attualità politica bulgara fatto di opportunismi, corruzione e giochi di potere. Una parabola universale sulle terribili conseguenze che può avere l’arrogante superficialità con cui i potenti del mondo trattano coloro che sono più indifesi.
Profondamente attuale, emotivamente spiazzante.
Commento Finale - 76%
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Profondo, attuale, emotivamente coinvolgente Glory – Non c’è tempo per gli onesti descrive l’attualità sociale e politica della Bulgaria. Un paese in transito, pressato dal recente passato, affamato di futuro, spietatamente giovane ma anche dolorosamente attaccato alla sua storia. Un bellissima seconda prova registica per la premiata ditta Kristina Grozeva e Petar Valchanov che meritatamente ha mietuto premi in giro per il mondo. Una imperdibile prova narrativa e registica.