Fast and Furious 8: La famiglia allargata di Dominic Toretto torna al cinema con l’ottavo capitolo della saga più longeva, spettacolare e sollazzante degli ultimi anni.
In seguito alla partenza di Brian e Mia, Dom (Vin Diesel) e Letty (Michelle Rodriguez), si stanno finalmente godendo la loro luna di miele a Cuba. La famiglia sembra aver finalmente trovato la tranquillità ma l’arrivo della bellissima e spietata Cipher (Charlize Theron), hacker e terrorista infallibile, spezza il faticoso equilibrio trovato. Dom è costretto a tradire i suoi amici, e mentre Luke Hobbs (Dwayne Johnson) finisce in galera, il resto della squadra resta incredulo del cambiamento del loro leader. Costretti a collaborare con il vecchio nemico Deckard Shaw (Jason Statham), Letty, Hobbs e gli altri iniziano un viaggio in torno al globo nel tentativo di riportare Dom alla ragione.
Dopo lo spettacolare settimo episodio, diretto dal Re Mida degli horror moderni James Wan, la saga di Fast and Furious affida le sue fortune alla direzione attenta di F. Gary Gray, fresco del successo ottenuto con Straight Outta Compton. Squadra che vince non si cambia, la famiglia allargata più spericolata della cinematografia moderna torna insieme per Fast and Furious 8, ma sono già in cantiere anche un nono e decimo episodio, che nelle intenzioni si promette di essere ancora più scenografico ed esagerato dei suoi predecessori. Ormai sempre più lontana dalle dinamiche degli esordi, anche se in realtà sono rimaste vive tutte le caratteristiche primarie del brand (corse, velocità, auto, furti, colpi di scena e azione), la saga sta prendendo sempre più le dimensioni di un gigantesco XXX, in cui la famiglia Toretto incontra i Mercenari di Zio Sly. Superato definitivamente lo shock subito per la perdita dell’amico Paul Walker, Diesel è compagni tornano in scena con l’ennesima giostra visiva sostenuta da evoluzioni automobilistiche e trovate spettacolari, tanto impossibili quanto funzionali all’intrattenimento.
Nel tentativo di evolvere la narrazione e mischiare le carte in tavola questa volta è Toretto che apparentemente svolge il ruolo di cattivo, mentre al redivivo personaggio di Statham (Shaw) tocca il compito di cambiare bandiera ed entrare nel team dei buoni. Con una narrazione e sceneggiatura da soap opera anni’90, Fast and Furious 8, è un concentrato di adrenalina servita sotto forma di celluloide in pasto allo spettatore. Auto che volano, cadono e escono, è proprio il caso di dirlo “dalle fottute pareti”, scontri fisici in cui è il testosterone a farla da padrone e traiettorie di missili modificate con le mani. I dialoghi sono come sempre ridotti all’osso, in una narrazione in cui il cast, praticamente perfetto salvo per la poco sfruttata Theron, svolge il ruolo di collante alle titaniche evoluzioni acrobatiche dei mezzi di trasporto.
Resteranno delusi i fan dei primi capitoli, orfani di quel mondo delle corse che ormai sembra un ricordo lontano, mentre esulteranno tutti quelli che richiedono solo due ore e mezza di crudo e puro intrattenimento a cervello spento. Non il miglior capitolo della serie, il quinto e il sesto episodio restano i migliori, ma sicuramente il più esagerato e folle. Toretto e la famiglia non sono ancora andati sulla luna ma hanno ancora due episodi per farlo.
Commento Finale - 70%
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Ormai sempre più lontana dalle dinamiche degli esordi, anche se in realtà sono rimaste vive tutte le caratteristiche primarie del brand (corse, velocità, auto, furti, colpi di scena e azione), la saga sta prendendo sempre più le dimensioni di un gigantesco XXX, in cui la famiglia Toretto incontra i Mercenari di Zio Sly. Fast and Furious 8, è un concentrato di adrenalina servita sotto forma di celluloide in pasto allo spettatore. Auto che volano, cadono e escono, è proprio il caso di dirlo "dalle fottute pareti", scontri fisici in cui è il testosterone a farla da padrone e traiettorie di missili modificate con le mani. Non il miglior capitolo della serie, il quinto e il sesto episodio restano i migliori, ma sicuramente il più esagerato e folle.