“Easy – Un viaggio facile facile”, il film di Andrea Magnani che ha avuto un successo strepitoso al festival di Locarno 2017, arriva finalmente nei cinema da giovedì 31 Agosto. Nicola Nocella si trasforma e interpreta Isidoro, affiancato da Libero De Rienzo e Barbara Bouchet.
Isidoro (Nicola Nocella), detto Easy, ha 35 anni ed è un ragazzo visibilmente sovrappeso e depresso. Vive con sua madre all’ombra del fratello Filo (Libero De Rienzo), finché quest’ultimo non gli chiede un favore: riportare in Ucraina la salma di un operaio morto per un incidente al cantiere. Easy accetterà, rimettendosi alla guida di una macchina (un carro funebre in questo caso) per la prima volta dopo aver abbandonato la sua promettente carriera come pilota di go-cart.
Andrea Magnani firma una pellicola deliziosa dall’atmosfera insolita e immediatamente riconoscibile. Easy – Un viaggio facile facile è una piccola opera che ha il coraggio di distaccarsi dai generi più in voga nel panorama cinematografico italiano, un road movie dalle atmosfere quasi scandinave, che attraverso un sottilissimo umorismo, una forte componente visiva, ma soprattutto un’interpretazione straordinaria, riesce a sorprendere.
Nicola Nocella è la star assoluta della pellicola, unico protagonista in un film quasi desolato, nel quale la figura imponente di Easy domina tutte le inquadrature. E’ lui solo, spesso in silenzio, che con poche espressioni interpreta un personaggio memorabile. Un minimalismo espressivo che ricorda il grande cinema nordico, affianca Dreyer a Kaurismaki, e con grande coraggio lascia che sia il panorama che circonda Easy a manipolare le emozioni dello spettatore.
Grande spazi deserti, location mozzafiato, raramente viste nel cinema italiano. Il regista fa un grande lavoro nel scegliere il paesaggio, spesso abbandonato, che mostra i segni del tempo e ricorda le location del cinema sovietico degli anni ’70. I personaggi che fugacemente si affacciano all’avventura di Isidoro sono altrettanto memorabili, improbabili, a volte inquietanti.
Magnani lavora per sottrazione, togliendo man mano dialoghi, azione, forza e difetti al protagonista. Isidoro si spoglia di tutto per arrivare alla catarsi finale e così deve fare lo spettatore, perchè man mano che il film procede, il ritmo cala sempre di più, l’atmosfera si fa più rarefatta e trascendente ed è lo spettatore che deve trarre forza e senso dalle scene finali. Da un inizio movimentato, si arriva, esausti, ad un finale silente.
Easy – Un viaggio facile facile ricorda più il cinema estero che quello italiano. E’ una commedia sottile, triste e faticosa, ma ottimista. Porta sullo schermo un cinema indipendente che trae la sua forza da un soggetto accattivante e una realizzazione elegante. Un piacevole viaggio a fianco di Easy, la bara di Taras e un carro funebre che si guadagna un posto tra i mezzi di locomozione più iconici in un road movie.
Commento Finale - 83%
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Una commedia sottile, triste e faticosa, ma ottimista. Porta sullo schermo un cinema indipendente che trae la sua forza da un soggetto accattivante e una realizzazione elegante. Un piacevole viaggio a fianco di Easy, la bara di Taras e un carro funebre che si guadagna un posto tra i mezzi di locomozione più iconici in un road movie.