Film d’animazione made in Italy, East End di Skanf & Puccio, dietro una facciata di film per tutti, si connota nei contenuti, con temi estratti dalla realtà, dalla vita vera, quella che vediamo tutti i giorni alla televisione, come un film per il pubblico adulto.
Opera prima di Skanf e Puccio (al secolo Luca Scanferla e Giuseppe Squillaci), registi romani con la passione per il fumetto e i cartoni, East End è una bella sorpresa nel panorama dell’animazione italiana. La vicenda si svolge nella periferia di Roma est: Leo, Lex e Vittorio sono tre bambini come tanti, frequentano la stessa scuola e vivono nello stesso palazzo ma anche se hanno delle famiglie diverse li accomuna la passione per il calcio, e proprio l’attesissimo derby Roma-Lazio sarà il motore degli eventi che scatenerà una serie di conseguenze a dir poco catastrofiche. Il loro nuovo compagno di scuola, Ugo, convincerà i suoi cuginetti nerd ad hackerare un satellite per vedere la partita in diretta, ma purtroppo sarà scelto proprio un satellite militare super segreto degli Stati Uniti, utilizzato per dare la caccia al famigerato leader terrorista Al Zabir Muffat.
Nati dalla matita di Andrea Minella, i personaggi dell’universo di East End sono costruiti con forme geometriche molto semplici, con la combinazione di pochi elementi che li personalizzano (capelli, naso, vestiti) e rimandano graficamente a quelli di South Park. Anche la trama è piuttosto semplice, inspessita però dalle varie sottotrame che riguardano i singoli personaggi e impreziosita da svariati siparietti esilaranti che vedono come protagonisti diverse “special guest” che vanno dall’ex presidente Obama, a Francesco Totti, a Federico Moccia a Papa Bergoglio.
A regnare sovrana è la satira: tutto ciò che ci riguarda, tutto il nostro vissuto, viene colpito dalla pungente ironia degli autori. Incappiamo così in terroristi islamici e kamikaze, i due Papi che convivono amabilmente, politici come la Merkel e Berlusconi sorpresi a fare sesso sadomaso, Barack Obama con accento milanese, ma anche Roberto Saviano, Francesco Totti, Nanni Moretti che scorrazza per Roma con la sua vespina come nel celeberrimo Caro diario. E poi la mafia, il caso di Roma Capitale, le torture di Guantanamo. Traducendo il reale in “cartone animato” con ironia sagace e mai volgare, East End è un calderone variegatissimo di situazioni e personalità della realtà mischiati ad una manciata di simpaticissimi personaggi inventati.
Raccontando una realtà complessa e in continuo mutamento, che la politica, non solo italiana, ancorata a vecchi schemi e a dinamiche ormai superate, fatica a comprendere e ad affrontare, East End è un prodotto capace di comunicare a più livelli: se la fascia preadolescenziale coglierà solo determinati input, saranno soprattutto gli adulti a godere pienamente di questo film.
Commento Finale - 70%
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East End
Opera prima di Skanf e Puccio (al secolo Luca Scanferla e Giuseppe Squillaci), East End è una bella sorpresa nel panorama dell'animazione italiana. Traducendo il reale in “cartone animato” con ironia sagace e mai volgare, East End è un calderone variegatissimo di situazioni e personalità della realtà mischiati ad una manciata di simpaticissimi personaggi inventati. Raccontando una realtà complessa e in continuo mutamento, che la politica, non solo italiana, ancorata a vecchi schemi e a dinamiche ormai superate, fatica a comprendere e ad affrontare, il film riesce con sagace ironia a colpire la nostra realtà con una satira mai volgare.