Presentato in anteprima a Bologna, arriva nelle nostre sale distribuito da I Wonder Pictures, Cherchez la Femme! (Due sotto il Burqa) della regista Sou Abadi, commedia leggera sull’incontro fra diverse culture religiose.
Armand (Felix Moati) e Leila (Camelia Jordana) stanno pianificando di volare insieme a New York, ma pochi giorni prima della partenza, Mahmoud (William Lebghil), fratello di Leila, fa il suo ritorno da un lungo soggiorno in Yemen, un’esperienza che lo ha cambiato radicalmente: ai suoi occhi, ora, lo stile di vita moderno della sorella offende il Profeta. L’unica soluzione è confinarla in casa e impedirle ogni contatto con il suo ragazzo. Ma Armand non ci sta e pur di liberare l’amata escogita un piano folle: indossare un burqa e spacciarsi per donna. Il suo nome d’arte? Shéhérazade. Quello che Armand non si aspetta è che la sua recita possa essere sin troppo convincente, al punto da attirargli le attenzioni amorose dello stesso Mahmoud…
Cosa funziona in Due sotto il Burqa
Commedia degli equivoci piena di ritmo, fondata sull’inseguimento e su gag di notevole impatto, l’esordio nella fiction della regista e sceneggiatrice iraniana Sou Abadi flirta con l’attualità, cogliendo nella massiccia presenza islamica in Francia una possibilità per sviluppare un discorso ironico ma non rinunciando ad una dimensione drammatica che, pur soltanto suggerita o evocata, permette al film di restare ancorato ad una realtà problematica impossibile da eludere. Gli attori sono strepitosi e funzionano alla perfezione in un incastro di equivoci, misunderstanding e grotteschi paradossi che portano verso la tradizionale risoluzione dei conflitti, intrattenendo il pubblico in modo leggero ed intelligente.
Perché non guardare Due sotto il Burqa
Forse in alcuni momenti la sua comicità pecca di faciloneria, ma senza infastidire. Protagonista del film è la quotidianità, la vita di tutti i giorni, che per una volta viene affrontata senza termini aulici o inutili sentimentalismi, ma con un buon ritmo comico e senza generalizzazioni.
Acuto nella descrizione di un integralismo islamico qui non spaventoso e leggero nella narrazione, in cui abbondano cadute, colpi di scena, svenimenti, battibecchi al fulmicotone, Due sotto il Burqa è un film in primo luogo divertente, che si prende gioco degli stereotipi e delle differenze fra le diverse culture religiose senza mai scadere nel cattivo gusto.