Home / CINEMA / Cristina D’Avena e I Puffi storia di un amore infinito – Il nostro incontro con la cantante più amata dai bambini di ogni età

Cristina D’Avena e I Puffi storia di un amore infinito – Il nostro incontro con la cantante più amata dai bambini di ogni età

In una splendida mattina di fine Marzo abbiamo avuto il privilegio di scambiare quattro chiacchiere con la regina delle sigle italiane dei cartoni animati, la solare e sempre splendida Cristina D’Avena.

Incontro organizzato da Warner Bros. Italia, all’interno della loro splendida terrazza capitolina per l’occasione invasa completamente da i Puffi, per la presentazione dell’attesissimo ritorno al cinema dei nostri amici blu in “I Puffi – Viaggio nella foresta segreta”, nelle sale italiane dal 6 aprile 2017.

Cristina-D-Avena-incontro-puffi-1

Ciao Cristina, è un piacere incontrati in questa occasione speciale. Ovviamente non è la prima volta che canti una canzone dei Puffi ma il tuo legame con questa pellicola è più profondo. Cosa ci puoi raccontare della tua esperienza con il film? 

Cristina D’Avena: Si, questa è la mia dodicesima canzone dedicata al mondo dei Puffi, e per l’occasione mi è stato anche chiesto di doppiare un personaggio. Sono stata molto felice di farlo perché doppiare mi piace. Non ti nascondo che la richiesta mi ha fatto esultare, il mio poi è un personaggio molto saggio. Collaborare in questo modo mi ha riempito di gioia.

Cristina-D-Avena-incontro-puffi-2

Hai mai pensato al doppiaggio come professione?

Cristina D’Avena: Considerata la mia voce e il mio lavoro, mi sono sempre sentita portata per il doppiaggio ma ho sempre preferito non occuparmi di troppe cose tutte insieme. Con i Puffi però è stato diverso, ci conosciamo da tanto tempo, loro sono miei amici e ora sono finalmente entrata nel loro villaggio.

Cristina-D-Avena-incontro-puffi-conftonto
Oggi e Ieri di Cristina e i Puffi

Rispetto al tuo repertorio classico di sigle per bambini, in questa occasione ti sei cimentata in un pezzo quasi tecno. Come è nata questa idea?

Abbiamo scelto di utilizzare il ritornello di “Noi Puffi siam così”, con il quale vinsi il disco d’oro con 500.000 copie vedute, adattandola però alle sonorità moderne ma cercando di lasciare inviolata l’anima e l’essenza dei Puffi. Del resto anche durante i miei live ripropongo spesso i vecchi pezzi con nuovi arrangiamenti musicali. Mi diverto molto.

Una nuova evoluzione Per Cristina e i Puffi senza per questo perdere i tratti che vi hanno resi indimenticabili. Era questa la vostra idea?

Cristina D’Avena: Si, come ti dicevo durante l’anno sono impegnata in molti spettacoli, in compagnia dei Gem Boy, in giro per l’Italia ed è naturale per me cercare nuove sonorità. Il mio pubblico è molto variegato e vengono anche tanti bambini, magari figli di genitori che sono cresciuti con le mie canzoni. Un bambino ha anche scritto per me una canzone adattando il brano “Andiamo a comandare”. In questa occasione ho ricevuto carta bianca ed ho scelto di proporre una canzone con il giusto mix tra classico e moderno.

Cristina-D-Avena-incontro-puffi-4

Con una protagonista al femminile come Puffetta e il tema molto femminile, siamo al cospetto di una pellicola all’insegna del Girl Power. Quali eroine ricordi con più affetto della tante sigle cantate? Hai una tua eroina preferita?

Cristina D’Avena: Amo molto Jem di Jem e le Holograms, credo sia la mia preferita. Anche se non dimentico SailorMoon e Lady Oscar. Oscar poi mi è molto cara, anche se voglio ricordare che ho cantato la seconda sigla, quella degli anni ’90 e non la prima sigla che per me è sacra e nessuno la deve toccare. Per restare in tema però aggiungo che anche Puffetta mi piace. Povera, tutta sola con tutti quei Puffi maschi.

Cristina-D-Avena-incontro-puffi-3

Mentre i tuoi fan cosa preferiscono? Ci sono sigle più richieste di altre?

Cristina D’Avena: In questo periodo mi chiedono spesso la sigla di Rossana.

Il tuo primo successo è arrivato a tre anni con la tua partecipazione a “Lo Zecchino D’oro”, con il brano “Il Valzer del moscerino”. Alla conduzione c’era l’indimenticabile Cino Tortorella, recentemente scomparso. Cosa ricordi di lui?

Cristina D’Avena: Io e Cino eravamo amici. In tutti questi anni abbiamo stretto un forte legame e ci incontravamo spesso per gli eventi dell’Antoniano. Sono crescita con lui e proprio in questo periodo avevamo in programma di incontraci per organizzare insieme qualcosa per i 60 anni dello Zecchino. Lui aveva sempre tantissime idee, ci eravamo visti per Natale e ti confesso di averlo visto stanco e provato ma non potevo immaginare. Ora molto probabilmente farà lo Zecchino Celeste in cielo.

Il tuo personaggio del film nella versione originale è doppiato da Julia Roberts. Hai avuto la possibilità di ascoltare la sua performance e per la tua interpretazione hai pensato di ispirarti a lei?

Cristina D’Avena: Si, ho sentito la versione originale di Julia Roberts ma lei era troppo seria per me, forse perché gli americani doppiano in modo diverso da noi. Personalmente sono molto contenta e orgogliosa del binomio Robetrs e D’Avena ma io ho cercato di essere semplicemente Cristina.

Cristina-D-Avena-incontro-puffi-5

Hai da poco firmato un nuovo contratto discografico con Warner Bros., fai concerti da tutto esaurito i tutta Italia e la tua carriera è da più di trent’anni sulla cresta dell’onda. Puoi svelarci il tuo segreto?

Cristina D’Avena: Anche se banale credo che sia fondamentale essere sempre se stessi. Ho avuto la fortuna di entrare in questo mondo ma ho sempre cercato di mantenere i piedi per terra. I miei genitori mi dicevano sempre: ricordati che tu ti chiami Cristina e non Cristina D’Avena. Il pubblico è cresciuto con me ed è bellissimo ritrovarci ai concerti. Mi vedono come una mamma, un’amica o una sorella. Ci conosciamo anche se non ci siamo mai visti.

Piena di vita, solare e disponibile è stato un piacere parlare con te.

Cristina D’Avena: Ciao vi aspetto al cinema dal 6 Aprile con “I Puffi – Viaggio nella foresta segreta”.

Leggi la Recensione del Film

About Davide Belardo

Editor director, ideatore e creatore del progetto Darumaview.it da più di 20 anni vive il cinema come una malattia incurabile, videogiocatore incallito ed ex redattore della rivista cartacea Evolution Magazine, ascolta la musica del diavolo ma non beve sangue di vergine.

Guarda anche

una-terapia-di-gruppo-recensione-film-copertina

Una Terapia di Gruppo – Risolvere se stessi – Recensione

Una Terapia di Gruppo: Il regista e sceneggiatore  Paolo Costella, porta al cinema il remake italiano della …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.