Come ti ammazzo il bodyguard: L’action-comedy con protagonisti Samuel L. Jackson e Ryan Reynolds, arriva il 5 Ottobre nelle sale cinematografiche italiane, dopo il buono riscontro al botteghino statunitense e internazionale.
In questo buddy movie con tinte da thriller politico, Micheal Bryce (Ryan Reynolds) è una guardia del corpo professionista, caduta in rovina dopo l’uccisione di un importante cliente incaricato di proteggere, che per impadronirsi nuovamente del prestigio perso dovrà proteggere il sicario Darius Kincaid (Samuel L. Jackson), nemico da tempo immemore e testimone chiave in grado di inchiodare il dittatore dell’Est Europa Vladislav Dukhovich (Gary Oldman), il quale verrà invece scagionato se i due protagonisti non arriveranno entro 24 ore nell’aula dove si tiene questo processo.
Cosa funziona in Come ti ammazzo il bodyguard
La vera sorpresa di questo prodotto dalle poche pretese è innanzitutto il grande affiatamento tra Samuel L. Jackson e Ryan Reynolds, la cui alchimia sullo schermo da vita a numerosi siparietti comici a dir poco esilaranti, in particolare grazie all’autoironia del primo, che accetta un ruolo che non rappresenta altro che un iperboli di molti suoi personaggi interpretati in precedenza. Azzeccare in modo così plateale la coppia protagonista in un buddy-movie di questa tipologia è un fattore decisivo, poiché determina la riuscita o meno di tale operazione commerciale: lo spettatore, in questo caso, non può che rimanere con lo sguardo incollato allo schermo quando questi due fuoriclasse dominano la scena.
Perché non guardare Come ti ammazzo il bodyguard
La prima scelta a far storcere il naso è la decisione di affidare a Patrick Hughes, un semplice shooter come tanti in circolazione nell’industria Hollywoodiana, un progetto dal potenziale comico così elevato: il film diverte e non poco, sia chiaro; tuttavia durante la visione incombe ben presto la sensazione che la mancanza di idee del regista ostacoli il prodotto stesso, inibendo eccessivamente il proprio lato ironico. Risulta infatti discutibile l’inserimento forzato di scene drammatiche all’interno dell’intreccio narrativo, soprattutto quando lo sviluppo dei personaggi secondari è così scarso e macchiettistico (vedasi un Gary Oldman estremamente sottotono).
Come ti ammazzo il bodyguard si rivela quindi un gradevole intrattenimento, poiché assicura quasi due ore di sentite risate, tuttavia esclusivamente per merito della coppia di attori protagonisti in forma smagliante, mentre il comparto tecnico e il resto del cast risulta dimenticabilissimo dalla mente dello spettatore.