The Big Sick: Il famoso produttore Judd Apatow fa nuovamente centro con una delle commedie recenti a tematica etnica più riuscite
La pellicola di Michael Showalter, prodotta i collaborazione con il celeberrimo [amazon_textlink asin=’B0045A8KVM’ text=’Judd Apatow’ template=’ProductLink’ store=’darumaviewit-21′ marketplace=’IT’ link_id=’6c6e5616-ce08-11e7-a07c-31c6b5a8b4bd’] (40 anni vergine, Molto incinta, Questi sono i 40) narra la storia autobiografica dell’attore pakistano Kumail Nanjiani e di quella che sarebbe diventata la sua moglie “americana” Emily.
La commedia sentimentale dal sapore etnico propone una tematica ampiamente trattata nella cinematografica recente come anche nelle serie TV (Master of none, Meet the Patels, East is east) declinando lo scontro stridente fra le aspirazioni professionali e sentimentali di quelle prime e seconde generazioni di giovani che si identificano in larga parte con i coetanei con i quali sono cresciuti e il peso di una tradizione cristallizzata in molti casi a molti decenni prima.
Kumail ha raggiunto l’America in giovane età seguendo il padre medico e la madre che hanno lasciato la patria in cerca di un futuro prospero. Da sempre Kumail desidera fare il commediante e come da prassi viene considerato uno spiantato sognatore da tutta la famiglia dedita ad uno stile di vita piuttosto tradizionale. Come se non bastasse si rifiuta di frequentare le giovani “pakistane” che la madre regolarmente gli propone durante le cene di famiglia e frequenta di nascosto ragazze americane che però non ha il coraggio di far entrare realmente nella sua vita. Questa doppia esistenza è destinata a naufragare quando la vita “vera” bussa alla sua porta costringendolo a fare i conti con amore e malattia.
Cosa funziona in The Big Sick
Come già evidenziato la tematica non è di primo pelo tuttavia la commedia è decisamente godibile; in primo luogo perché ben scritta ed interpretata, in secondo luogo perché la componente drammatica del film assume nettamente un altro sapore nella consapevolezza che la storia narrata è autobiografica. Scelta felice anche la scelta di Zoe Kazan (già vista nel delizioso Ruby Sparks) ad interpretare Emily che con la sua estetica teneramente buffa risulta sempre una scelta perfetta nelle commedie sentimentali.
Perché non guardare The Big Sick
La tematica risulta oramai lievemente abusata. Pur garantendo ampiamente ciò che viene promesso nel trailer, ossia due ore piene di divertito rilassamento ed emotività senza eccessi, la pellicola non aggiunge nulla di concreto alla tematica, non affrontando mai profondamente la questione razziale nelle sue declinazioni più drammatiche ma mantenendo costantemente un registro leggero. Detto ciò anche queste pellicole rappresentano un efficace mezzo di diffusione della cultura dell’interazione e rappresentano un mezzo di identificazione per i ragazzi di prima e seconda generazione di tutto il mondo.
Piacevole, estremamente divertente ed attuale.