Dal regista di Madagascar, arriva nelle nostre sale il film d’animazione Dreamworks campione di incassi in America, Baby Boss. La storia di una famiglia alle prese con il caotico arrivo di un nuovo bebè nella propria famiglia.
Tom McGrath, regista dei primi tre Madagascar e di Megamind, torna ad incrociare l’animazione Dreamworks grazie all’adattamento cinematografico del libro illustrato di Marla Frazee, Baby Boss, che racconta, attraverso il punto di vista e la fantasia di un bambino di 7 anni, il più grande incubo di ogni bambino: dover condividere la casa e l’affetto dei genitori con un nuovo bebè. Se poi il fratellino in questione è arrivato in taxi, indossa giacca e cravatta e porta con sé una ventiquattrore, le cose si fanno ancora più complicate. Ma chi è quest’intruso? Perché i genitori sono soggiogati da questo baby boss?
Piacevole divertissement animato che semina con astuzia sorrisi ed emozioni, Baby Boss è un vincente mix di fantasia, scaltra comicità e ritmo. Il tema centrale del film viene affrontato attraverso la fantasia di Tim, il protagonista: sempre pronto a costruire nuovi mondi grazie alla sua immaginazione particolarmente sviluppata, lui non ha bisogno di giocattoli digitali, ma gli basta attivare la sua fantasia per esplorare nuove realtà. Ed è proprio questa particolare forma di inventiva che fornisce al film gran parte della sua intelligenza visiva, facendo rimbalzare lo spettatore tra la realtà e l’universo da lui creato.
Tanti sono i riferimenti pop tra musica e furbe citazioni del cinema action: tra gang di piccoli supereroi, ciucci teletrasportanti e balzi alla uomo bionico, l’azione e l’intrattenimento supportano la psicologia dei due piccoli protagonisti, molto curati nell’animazione delle molteplici espressioni di occhi, bocca e linguaggio del corpo. La rappresentazione, poi, per niente stereotipata, anzi, politicamente scorretta, dell’amore fraterno, riesce a provocare con alcune idee stimolanti e ad educare i giovanissimi al cambiamento e al sentimento.
Ricco di ritmo e di comicità sagace, Baby Boss è geniale nella costruzione del racconto: sviluppando idee come la fratellanza, lo spirito di collaborazione, l’importanza del cambiamento è capace di emozionare toccando le giuste corde con un messaggio d’amore.
Commento finale - 68%
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Baby Boss
Tom McGrath, regista dei primi tre Madagascar e di Megamind, torna ad incrociare l’animazione Dreamworks grazie all'adattamento cinematografico del libro illustrato di Marla Frazee, Baby Boss, che racconta, attraverso il punto di vista e la fantasia di un bambino di 7 anni, il più grande incubo di ogni bambino: dover condividere la casa e l'affetto dei genitori con un nuovo bebè. Ricco di ritmo, di cine-citazioni e di comicità sagace, Baby Boss è geniale nella costruzione del racconto: sviluppando idee come la fratellanza, lo spirito di collaborazione e l’importanza del cambiamento è capace di emozionare toccando le giuste corde con un messaggio d’amore.