Presentato in anteprima al Festival di Locarno, arriva nelle nostre sale Amori che non sanno stare al mondo, tratto dal romanzo omonimo della stessa Francesca Comencini. Una sceneggiatura brillante e la bravura dei protagonisti ne fanno una commedia riuscita che guarda con ironia tagliente e grande lucidità al modo in cui le donne affrontano la fine di una storia d’amore.
Adattamento del romanzo omonimo della stessa Comencini pubblicato nel 2013, Amori che non sanno stare al mondo racconta di Claudia (Lucia Mascino) che non riesce ad accettare il fatto che Flavio (Thomas Trabacchi), l’uomo col quale pensava di trascorrere il resto dei suoi anni, l’abbia lasciata. Entrambi docenti universitari non più nel fiore degli anni, la loro relazione si è conclusa a causa del carattere instabile di lei. Ma se Claudia proprio non riesce a dimenticare l’ex, quest’ultimo è di tutt’altro avviso e sta anzi per sposare una ragazza molto più giovane di lui: saranno l’amica di sempre e una nuova fiamma a salvarla dalla depressione e normalizzare il suo rapporto con Flavio.
Cosa funziona in Amori che non sanno stare al mondo
A tratti paradossale, in costante equilibrio tra la vena esilarante e quella tragica, complessa e ben strutturata, la pellicola di Francesca Comencini, alterna flashback a narrazione presente, dialoghi frizzanti, spiritosi e intelligenti a teatrali e toccanti interventi della voce fuori campo della protagonista. La sceneggiatura, magistralmente scritta, è avvalorata da tempi comici invidiabili, sfruttati al meglio da un cast di altissimo livello e da una caratterizzazione mimica e gestuale di forte impatto. Il personaggio femminile interpretato da Lucia Mascino è trascinante, tenera, irritante e a volte disturbante, ma mai vittima seppur sofferente. Con lei ed intorno a lei altri tasselli femminili che vanno a comporre un mosaico di donne che cercano un altro modo possibile per stare al mondo.
La macchina da presa, pur mantenendo una certa fissità, indaga nel pubblico e nel privato, soffermandosi sui corpi femminili e su alcuni dettagli di essi cercando di mostrare come essi possano essere veicoli materiali di emozioni e sensazioni.
Perché non guardare Amori che non sanno stare al mondo
Film al femminile per un pubblico soprattutto femminile. Non sconsigliamo, però, la visione agli uomini che sicuramente ne trarranno spunti differenti e variegati.
Trattato antropologico e filosofico sull’amore contemporaneo, contraddistinto da un’ottima ricerca stilistica, Amori che non sanno stare al mondo risulta una commedia al di sopra della media della produzione italiana, grazie a scelte autoriali che rendono pienamente e compiutamente sia lo sviluppo drammaturgico sia quello psicologico. E lascia nello spettatore una strana malinconia, molto veritiera, che non lo abbandona post visione.