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Ammore e Malavita – Baci, pallottole e tradimenti tra i vicoli di Napoli nell’opera dei Manetti Bros

Baci pallottole e tradimenti tra i vicoli di Napoli, arriva nelle nostre sale Ammore e Malavita dei Manetti Bros, musical  a metà tra il crime e la commedia, rivelazione della 74esima Mostra dell’Arte Cinematografica di Venezia.

Con Ammore e malavita i Manetti Bros. tornano a Napoli raccontando la storia di Ciro (Giampaolo Morelli), temuto killer che insieme al suo amico di infanzia Rosario (Raiz) è una delle Tigri: uomini spietati e addestrati a servizio del camorrista Don Vincenzo (Carlo Buccirosso) alias “o’ re do pesce”. Don Vincenzo ha una moglie scaltra e malefica, appassionata di cinema, donna Maria (Claudia Gerini) che come in un film di 007, decide di inscenare la morte del consorte, stanco di dover scampare ripetutamente agli agguati e alla vita da boss. Ma le cose non vanno per il verso giusto, perché Fatima (Serena Rossi) giovane infermiera, si trova ad essere inconsapevolmente la scomoda testimone del marchingegno. Riuscirà il killer a risolvere la faccenda senza cadere nella morsa di un’amore vero finalmente ritrovato?

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Cosa funziona in Ammore e Malavita

Partendo dalla vera essenza partenopea in bilico fra sacro e profano, amore e morte, tragicommedia, il film presenta una miscela ben congegnata e articolata di generi con un ritmo veloce e accattivante. A giovare ai Manetti Bros. e alla loro opera è la fusione ben riuscita tra cinema di genere italiano (soprattutto poliziottesco anni settanta) e film musicale rivisitato in salsa napoletana; miscelando, poi, i due riferimenti precedenti con il linguaggio tradizionale e gli stilemi estetico-narrativi del musical americano. L’amore per il cinema è rintracciabile in citazioni tratte da Gomorra, dalla tradizionale sceneggiata alla Mario Merola con toni grotteschi e kitsch, passando per atmosfere noir ed action movie, intrisi di pezzi musicali di livello, come rivisitazioni sound anni 70’ e 80’ tra cui spicca una originale versione di What a feeling? celebre soundtrack di Flashdance.

Il cast è azzeccatissimo, a partire dai protagonisti già rodati, gli innamorati Giampaolo Morelli e Serena Rossi, passando per i malamente, Claudia Gerini in versione donna napoletana dei quartieri amante di 007 e dei film romantici americani e il sempreverde Carlo Buccirosso qui nei panni di un boss bonaccione della Camorra. Fino ai non protagonisti interpretati egregiamente da Raiz e Franco Ricciardi, entrambi affiliati del Clan di Don Vincenzo, due voci e due volti appartenenti alla cultura musicale napoletana: da un lato il trip hop dell’ex frontman degli Almamegretta, dall’altra la canzone neomelodica.

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Perché non guardare Ammore e Malavita

La prima ora del film risulta sicuramente la più riuscita, perché poi il film dei Manetti perde ritmo e colpi in un gioco cinematografico un po’ faticoso da seguire che finisce per dilatare oltre misura lo spunto iniziale.

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Variopinto e divertente mix di generi cinematografici (sceneggiata, poliziesco, musical) frullato con perizia tecnica e assoluta padronanza della messa in scena, Ammore e Malavita si impone come un film a se stante che, assumendo un punto di vista coraggioso e originale, strizza comunque l’occhio alla cinefilia di genere, ma adottando uno stile pop, nell’accezione più positiva del termine.

Regia: Manetti Bros Con: Marco Manetti, Antonio Manetti, Carlo Buccirosso, Claudia Gerini, Giampaolo Morelli, Serena Rossi, Raiz, Franco Ricciardi, Antonio Buonomo Anno: 2017 Durata: 133 Min. Paese: Italia Distribuzione: 01 Distribution

About Federica Rizzo

Campana doc, si laurea in Scienze delle Comunicazioni all'Università degli Studi di Salerno. Web & Social Media Marketer, appassionata di cinema, serie tv e tv, entra a far parte della famiglia DarumaView l'anno scorso e ancora resiste. Internauta curiosa e disperata, giocatrice di Pallavolo in pensione, spera sempre di fare con passione ciò che ama e di amare follemente ciò che fa.

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