Home / RECENSIONI / Drammatico / L’altra metà della storia, Ritesh Batra dirige una libera rivisitazione del romanzo di Julian Barnes

L’altra metà della storia, Ritesh Batra dirige una libera rivisitazione del romanzo di Julian Barnes

L’altra metà della Storia: Arriva il 12 ottobre al cinema il film di Ritesh Batra, una libera rivisitazione del romanzo del 2011 “Il senso di una fine” di Julian Barnes

Tony Webster (Jim Broadbent), divorziato e ormai in pensione, conduce una vita solitaria e
relativamente tranquilla. Un giorno viene a sapere che la madre della ragazza con cui stava ai tempi dell’università, Veronica (Freya Mavor), gli ha lasciato, nelle sue volontà testamentarie, il diario tenuto dal suo migliore amico di un tempo che si era messo con Veronica dopo che lei e Tony si erano lasciati.
Il tentativo di recuperare il diario, ora nelle mani di una Veronica più anziana, ma egualmente
enigmatica (Charlotte Rampling), lo costringe a rivisitare i suoi lacunosi ricordi degli anni giovanili e
degli amici di allora. Scavando sempre di più in profondità nel suo passato, iniziano a riaffiorare tutti i dettagli di quel periodo: il primo amore, il cuore infranto, gli inganni, i rimpianti, il senso di colpa…
Tony sarà in grado di trovare il coraggio di affrontare la verità e di assumersi la responsabilità delle
devastanti conseguenze dei gesti che ha compiuto tanti anni prima?

altra-meta-della-storia-recensione-film-testa

Cosa funziona in L’altra metà della storia

E’ sempre difficile rapportarsi ad un film dopo aver letto il romanzo da cui è tratto, soprattutto se si è rimasti abbastanza interdetti alla fine della lettura. Proprio come il romanzo, anche il riadattamento cinematografico di Ritesh Batra, è dedicato allo scorrere del tempo e a come lo percepiamo, a come percepiamo la storia e a come la raccontiamo riadattandola a seconda della nostra vita. Tutte queste tematiche diventano centrali e vengono fortemente esaltate dalla fotografia, dalle atmosfere uggiose londinesi, e dai continui flashback nella vita di Tony Webster che ricorda e narra come in un monologo ininterrotto i suoi anni giovanili. Quello che è assolutamente un punto di forza de L’altra metà della storia è stata la capacità dello sceneggiatore Nick Payne di trasformare i personaggi che nel libro sono solo di passaggio, come la figlia, i suoi amici e Margaret,in vere e proprie colonne portanti della storia.

Perché non guardare L’altra metà della storia

I tempi della storia sono estremamente dilatati, in senso completamente inverso ai tempi del romanzo: se nel romanzo infatti, tutta la prima parte è un avvincente corsa allo svelamento di un mistero, a cui si arriva non subito ma insomma, dopo varie tappe ben scandite, che però non risultano noiose e scorrono abbastanza velocemente, nel riadattamento cinematografico tutto si risolve di colpo e nel finale. Si ha come l’impressione che per troppo tempo non stia succedendo niente. Questo dilatamento dei tempi è risultato abbastanza frustrante e facilita quindi la distrazione e il vagheggiamento. Come nel romanzo poi, anche L’altra metà della storia, sembra voler puntare alla suspense ed al finale ad effetto ma, allo stesso modo del romanzo, il mistero svelato non fa il botto.

Regia: Ritesh Batra Con: Jim Broadbent, Charlotte Rampling, Harriet Walter, Michelle Dockery, Emily Mortimer, Matthew Goode, Billy Howle, Freya Mavor, Joe Alwyn Durata: 108 min Paese: Regno Unito Distribuzione: BIM

About Silvia Aceti

Guarda anche

tatami-donna-lotta-liberta-recensione-film-copertina

Tatami – Una donna in lotta per la libertà – Recensione

Tatami – Una donna in lotta per la libertà: In sala dopo essere stato visto …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.