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7 giorni – Recensione – Un Film di Rolando Colla

Un’isola della Sicilia, un matrimonio imminente da organizzare, un’inaspettata attrazione: la storia di Ivan e Chiara e della loro passione proibita che li travolge per 7 giorni nella nuova pellicola di Rolando Colla.

Dopo aver partecipato al Taormina e al Bolzano Film Fest ed essere stato in competizione per il premio Corso Salani al Trieste Film Festival, 7 giorni, del regista svizzero, ma dalle origini italiane, Rolando Colla, approda nelle nostre sale a partire dal 24 agosto, raccontando la storia di una passione inaspettata e proibita che i due protagonisti si trovano a vivere su un’isola in soli sette giorni, per l’appunto. Ivan (Bruno Todeschini) e Chiara (Alessia Barela) si incontrano su un’isoletta siciliana, Levanzo, per organizzare il matrimonio del fratello di lui, Richard (Marc Barbè), con la migliore amica di lei, Francesca (Linda Olsansky). Una forte attrazione li travolge fin dal primo incontro ma, per ragioni diverse, entrambi tendono a ritrarsi: Ivan, ancora ferito dal fallimento del suo ultimo rapporto e Chiara, che ha una lunga relazione con Stefano (Gianfelice Imparato) non vuole mettere in pericolo 16 anni di rapporto.

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Articolandosi come una storia sentimentale che si dimostra capace di rivelare le debolezze e le ipocrisie borghesi dei suoi protagonisti, 7 giorni ha come centro nevralgico Ivan, interpretato da uno straordinario Bruno Todeschini, il cui infantilismo e terrore verso un ritorno alla “normalità” e di disperazione nel non voler instaurare storie durature che possano deluderlo, viene messo in costante contrapposizione con le basiche certezze della vita dei paesani dell’isola.

Costruito in modo frammentario, con una narrazione episodica, 7 giorni ci lascia ignari del passato dei protagonisti (pur assistendo al fortissimo impatto che ha sul loro presente), e ritroviamo un insolito e apprezzatissimo bilanciamento tra il ruolo maschile e quello femminile. Rolando Colla fa in modo che gli eventi si perdano e dilatino nella suggestiva cornice di Levanzo, aiutandoci a calarci nella confusione delle esistenze dei protagonisti, mentre una natura isolata e dei personaggi secondari arrivati alla fine della vita ci costringono a una prospettiva diversa dalla realtà quotidiana.

L’isola, protagonista assoluta della pellicola, inquadrata in ogni sua bellezza e solitudine, diviene il simbolo di una civiltà morente in cui sembra non esserci scampo: o si sceglie di restare fedeli a se stessi e alla propria terra (finendo per annullarsi in essa) o si sceglie di non mettere radici e di rifiutare relazioni finendo per trovarsi però al cospetto dell’insignificanza dell’esistenza. L’unica salvezza per Colla, è quella più romantica: percorrerla ed affrontarla insieme a qualcun altro, come accade al fratello di Ivan.

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Pellicola intensa e molto sentita, 7 giorni è un racconto sentimentale con un taglio autoriale che, nonostante la poca originalità del soggetto e dello script, riesce a formulare una narrazione scevra da qualsiasi tipo di topos e cliché, affidandosi ad una meravigliosa fotografia e a due protagonisti straordinariamente credibili.

Regia: Rolando Colla Con: Bruno Todeschini, Alessia Barela, Marc Barbé, Gianfelice Imparato, Linda Olsansky, Aurora Quattrocchi, Benedetto Raneli Anno: 2016 Durata: 96 min Paese: Italia, Francia Distribuzione: Solaria Film, Movimento Film
Un'isola della Sicilia, un matrimonio imminente da organizzare, un'inaspettata attrazione: la storia di Ivan e Chiara e della loro passione proibita che li travolge per 7 giorni nella nuova pellicola di Rolando Colla. Dopo aver partecipato al Taormina e al Bolzano Film Fest ed essere stato in competizione per il premio Corso Salani al Trieste Film Festival, 7 giorni, del regista svizzero, ma dalle origini italiane, Rolando Colla, approda nelle nostre sale a partire dal 24 agosto, raccontando la storia di una passione inaspettata e proibita che i due protagonisti si trovano a vivere su un'isola in soli sette giorni, per…
Commento Finale - 68%

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Articolandosi come una storia sentimentale che si dimostra capace di rivelare le debolezze e le ipocrisie borghesi dei suoi protagonisti, 7 giorni ha come centro nevralgico Ivan, interpretato da uno straordinario Bruno Todeschini, il cui infantilismo e terrore verso un ritorno alla "normalità" e di disperazione nel non voler instaurare storie durature che possano deluderlo, viene messo in costante contrapposizione con le basiche certezze della vita dei paesani dell'isola. Pellicola intensa e molto sentita, 7 giorni è un racconto sentimentale con un taglio autoriale che, nonostante la poca originalità del soggetto e dello script, riesce a formulare una narrazione scevra da qualsiasi tipo di topos e cliché, affidandosi ad una meravigliosa fotografia e a due protagonisti straordinariamente credibili.

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About Federica Rizzo

Campana doc, si laurea in Scienze delle Comunicazioni all'Università degli Studi di Salerno. Web & Social Media Marketer, appassionata di cinema, serie tv e tv, entra a far parte della famiglia DarumaView l'anno scorso e ancora resiste. Internauta curiosa e disperata, giocatrice di Pallavolo in pensione, spera sempre di fare con passione ciò che ama e di amare follemente ciò che fa.

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