Ispirato all’omonimo film Israeliano diretto da Roi Werner, 2night è un road movie cittadino che, attraverso la storia dei due protagonisti, analizza e racconta i cambiamenti all’interno delle relazioni tra uomo e donna.
Unico film italiano in concorso presentato nella sezione Panorama di Alice nella città, sezione autonoma della Festa del Cinema di Roma, 2night racconta di un ragazzo e una ragazza che si incontrano in discoteca di venerdì sera, si piacciono e decidono di passare la notte insieme. Si dirigono, in macchina, verso casa di lei al Pigneto. Arrivati in zona non riescono a trovar parcheggio e continuano a guidare per tutta la notte, parlando e conoscendosi. Lei, milanese, è una giovane ragazza, sicura di sé e di quello che vuole, disinibita e alle volte aggressiva; lui, invece, veronese, è un trentenne introverso e schematico, lontano dall’esuberanza della ragazza. Sono entrambi venuti a Roma per lavoro, sono soli e in cerca di qualcuno con cui essere se stessi. L’avventura di una notte si trasformerà in qualcosa di più serio?
Adottando un’interessantissima circoscrizione di spazi e personaggi, il film si presenta come un prodotto affascinante nelle sue soluzioni visive ed interpretative, peccando tuttavia nei dialoghi poco originali e nelle dinamiche banali che lascia i personaggi non analizzati del tutto (forse volutamente): Matilde Gioli appare convincente nei momenti drammatici ma poco naturale in quelli leggeri, mentre Matteo Martari risulta essere la vera sorpresa, riuscendo ad incarnare un personaggio sfaccettato con inaspettata naturalezza. Un buon ritmo e un forte impatto visivo rimangono, comunque, i punti forti dell’opera.
Giostrando perfettamente gli angusti spazi dell’automobile, Ivan Silvestrini muove sapientemente la macchina da presa, regalando inquadrature non banali e a volte imprevedibili: 2night non è un film perfetto ma l’idea e la confezione risultano fresche ed immediate.
Commento Finale - 65%
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2night
Con atmosfere che alternano l’oscurità della notte romana con l’artificiosità delle luci meccaniche, 2night racconta di una coppia qualunque che, nell’essere contemporaneamente unica e generale, vive una storia d’amore simile a tante altre, condensata però nelle poche ore che anticipano l’alba. Adottando un’interessantissima circoscrizione di spazi e personaggi, il film si presenta come un prodotto affascinante nelle sue soluzioni visive ed interpretative, peccando tuttavia nei dialoghi poco originali e nelle dinamiche banali che lascia i personaggi non analizzati del tutto. Giostrando perfettamente gli angusti spazi dell’automobile, Ivan Silvestrini muove sapientemente la macchina da presa, regalando inquadrature non banali e a volte imprevedibili: 2night non è un film perfetto ma l’idea e la confezione risultano fresche ed immediate.