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Wax: We Are The X – Recensione – Un Film di Lorenzo Corvino

Le peripezie di tre giovani, appartenenti alla cosiddetta generazione X, in un viaggio di formazione realizzato quasi tutto in soggettiva, per il debutto di Lorenzo Corvino in Wax: We are the X.

Nei Paesi occidentali tutti quelli nati tra la fine degli anni ’60 e i primi anni ’80 appartengono a quella che viene comunemente definita Generazione X. Milioni di persone senza punti di riferimento o certezze per il proprio futuro Oggi gli ultimi di quella generazione hanno superato i trentanni e in alcuni Paesi sono stati battezzati i “Sacrificabili”. Con questo incipit comincia Wax: We are the X, opera prima di Lorenzo Corvino.

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L’opera di Corvino riesce a mescolare in maniera molto accorta, il tema rilevante, il dramma, la farsa, il sesso e il sale, cioè qualche bella idea che incolla lo spettatore allo schermo. Una storia calata nella Storia, che si serve di tre ragazzi per raccontare temi epocali: ogni essere umano, dal XX secolo in poi, attraversa una fase che si può definire Generazione X in cui l”incertezza del proprio futuro la fa da padrone. La teoria è dimostrare che questi figli della generazione X sono naufraghi nell’oceano dell’incertezza dove per stare a galla devono annaspare e non gli basta abbandonarsi al flusso delle cose.

Passa attraverso un road movie old style che si tinge delle diverse sfumature dei generi, colorandosi di toni e registri che ne cambiano in modalità random l’identità. Ci si trova al cospetto di un’opera che al romanzo di formazione generazionale on the road affianca lo schema collaudato del mockumentary  ma girato in soggettiva con l’utilizzo di una strumentazione 2.0 che sfrutta più smartphone in simultanea che riprendono, nel mezzo del quale scorre una traccia mistery chiamata a calamitare a sé la platea. Corvino  scopre le carte progressivamente e vi riesce soprattutto negli ultimi trenta minuti, ossia quando il meccanismo thrilling prende forma e sostanza. Gli attori risultano all’altezza, soprattutto la francesina Gwendolyn Gourvenec, che parla e recita nella nostra lingua.

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Maneggiando vari generi: dal mockumentary delle strumentazioni utilizzate, al romanzo di formazione on the road, Corvino riesce a fare un film che racconta bene una generazione che, invece, difficilmente si riesce ad inquadrare, che sfugge e che lei stessa non sa da dove arriva e verso dove va. Affascinante, incalzante, una sorta di Selfi(ie)-Movie dal buon contenuto e dall’ottima modalità espressiva.

Regia: Lorenzo Corvino Con: Gwendolyn Gourvenec, Jacopo Maria Bicocchi, Davide Paganini, Rutger Hauer, Andrea Sartoretti Anno: 2015 Durata: 103′ Min Paese: Italia Distribuzione: Distribuzione indipendente
Le peripezie di tre giovani, appartenenti alla cosiddetta generazione X, in un viaggio di formazione realizzato quasi tutto in soggettiva, per il debutto di Lorenzo Corvino in Wax: We are the X. Nei Paesi occidentali tutti quelli nati tra la fine degli anni ’60 e i primi anni ’80 appartengono a quella che viene comunemente definita Generazione X. Milioni di persone senza punti di riferimento o certezze per il proprio futuro Oggi gli ultimi di quella generazione hanno superato i trentanni e in alcuni Paesi sono stati battezzati i “Sacrificabili”. Con questo incipit comincia Wax: We are the X, opera…
Commento Finale - 67%

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Opera prima del regista Lorenzo Corvino, Wax, we are the x, è un' on the road dal ritmo incalzante e dal fiato sospeso, strutturato come un video diario. Il film affascina per il supporto utilizzato nelle riprese: uno smartphone che conferisce libertà di espressione e nello stesso tempo una soggettiva immediata sui protagonisti, e per la commistione di generi che si mischiano al suo interno. Pensarlo come un romanzo di formazione, un on the road soprattutto sentimentale ed emozionale è forse la definizione che più lo rappresenta, ma che non lo descrive completamente. Buona la prima.

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About Federica Rizzo

Campana doc, si laurea in Scienze delle Comunicazioni all'Università degli Studi di Salerno. Web & Social Media Marketer, appassionata di cinema, serie tv e tv, entra a far parte della famiglia DarumaView l'anno scorso e ancora resiste. Internauta curiosa e disperata, giocatrice di Pallavolo in pensione, spera sempre di fare con passione ciò che ama e di amare follemente ciò che fa.

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