Un viaggio on the road in Medio Oriente per tre amici di vecchia data che si trovano a dover visitare la tomba di un loro amico a Beirut. Un viaggio da paura di Alì F. Mostafa è un road movie in Medio Oriente, un viaggio conoscitivo ed esplorativo di culture e ideologie diverse.
Secondo lungometraggio del regista Alì F. Mostafa cresciuto negli Emirati Arabi uniti, da madre londinese e padre di Dubai, Viaggio da paura è un on the road in salsa mediorientale, primo film uscito in contemporanea in ben 9 paesi arabi. Tre amici: Omar, insegnante di educazione fisica che a breve diventerà papà, Ramy, aspirante giornalista freelance orgoglioso dei suoi 737 followers su Twitter e Jay, DJ squattrinato oppresso dalla dispotica figura paterna, si rivedono dopo 5 anni. Le loro vite hanno preso strade diverse dopo la morte del loro amico Hadi e decidono di fare quel viaggio che avrebbero dovuto fare insieme anni prima, ma che non avevano più avuto il coraggio di fare. L’obiettivo è raggiungere Beirut per il giorno del compleanno di Hadi per riunire i suoi cari amici come ai vecchi tempi.
Con una sceneggiatura fresca, nonostante il contesto amichevole e le gag comiche già viste e riviste sul grande schermo, Mostafa si dimostra abile nell’alternare due registri differenti, quello prettamente da commedia e quello più drammatico, arrivando, tra battute divertenti e momenti esilaranti, a mostrarci l’ombra della guerra fino a farla scontrare con la realtà dei giovani ragazzi. Malgrado la grande attualità e l’imponenza dei temi trattati, il regista riesce a mantenere un certo distacco evitando, così, di rendere il prodotto stereotipato o eccessivamente buonista.
Un po lento per quanto concerne la narrazione, Viaggio da paura vanta due innegabili pregi: una regia accorta e padrona del mezzo e un approccio morbido, ma non privo di ironico criticismo, alla fondamentale unità del mondo arabo e, allo stesso tempo, alle peculiarità di ogni singola nazione, che rendono la realtà, dinanzi allo sguardo spesso superficiale di noi “occidentali”, molto più sfaccettata di quanto possa sembrare in apparenza.
Onesto, sentito, ma allo stesso tempo ironico e spensierato, Viaggio da paura è una pellicola piacevole che mixa in modo inedito il road movie scanzonato che tanto appassiona la cinematografia statunitense e il prodotto realistico tipico della cinematografia mediorientale, riuscendo a fotografare, evitando luoghi comuni, tante diverse culture.
Commento finale - 60%
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Viaggio da paura
On the road ambientato in Medio Oriente, Viaggio da paura racconta, attraverso il viaggio che tre amici compiono per visitare la tomba del loro amico scomparso, il mondo arabo partendo da Abu Dhabi per arrivare a Beirut. Prevedibile e un po lento, il film ha sicuramente il pregio di mettere in evidenza non solo i cambiamenti dei protagonisti, ma quelli del paesaggio e della cultura, man mano che ci si addentra nel viaggio, attraverso un racconto che evidenzia, senza luoghi comuni, le varie sfaccettature del mondo arabo.