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Tramps – Recensione – Un Film di Adam Leon

“Tramps”, Adam Leon dirige il suo secondo film e lo presenta alla Festa del Cinema di Roma. Una storia d’amore atipica, dai toni indipendenti e con due giovanissimi interpreti, Callum Turner e Grace Van Patten.

Il fratello di Danny (Callum Turner) finisce inaspettatamente in prigione e lo costringe ad occuparsi di un losco compito: accompagnato da un’autista deve portare una valigetta in una stazione e scambiarla. Dopo aver scoperto che l’autista è una ragazza – Ellie (Grace Van Patten), dalla quale rimane colpito quasi da subito – Danny va in stazione ma affida la valigetta alla persona sbagliata. Lui e Ellie cercheranno, tra un colpo maldestro e l’altro, di riparare al proprio errore e guadagnarsi il compenso recuperando la valigetta…

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Deliziosa e piacevole, la trama di Tramps è un giusto compromesso tra action movie (senza azione) e commedia d’amore indipendente. Il romanticismo e le scene impacciate e tenere sostituiscono sparatorie e inseguimenti in auto, lasciando del genere azione solo lo scheletro e gli intrecci. Un heist movie maldestro, che ricorda vagamente Bottle Roket” per la trama complicata, che si affida alle tinte indie e delicate che negli ultimi anni sembrano la più autentica tendenza del cinema americano.

L’idea di base che scatena gli eventi è semplice ma geniale. I modi impacciati di Danny rendono facile l’identificazione, e il suo essere maldestro già nella fase più semplice del piano è assolutamente plausibile e adorabile. Sono infatti lui e la diffidente Ellie l’elemento di disturbo di quello che sarebbe stata altrimenti quasi una storia d’amore tra criminali/ladri/spie. La loro autenticità li rende umani, pieni di difetti tipici dei giovani squattrinati, con dialoghi accesi e mai macchinosi, con un costante tocco di ironia e romanticismo. La trama è semplice e coinvolge, si vuole ovviamente scoprire se la missione andrà in porto o no, e questo rende il tutto scorrevole e veloce. Non ci sono scene superflue, la sceneggiatura non è un esercizio di bravura ma si dimostra ugualmente efficace. La regia è coerente con gli altri aspetti dell’opera:  nessuna inquadratura innovativa o geniale, il tutto è però sempre elegante funzionale. Si avverte tuttavia una profonda cura nei dettagli, sia fotografici sia scenografici con una particolare attenzione cromatica.

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Quello che rende Tramps una commedia piacevole, capace di conquistare ogni genere di pubblico, è la sua semplicità che ne fa un prodotto leggero e soddisfacente. La chimica tra i due protagonisti regge veramente il film, il loro rapporto autentico, tenero e impacciato riassume un po’ le caratteristiche principali della pellicola. Si distingue dalle commedie indipendenti per l’intreccio più accessibile e la mancanza di evidenti problematiche familiari/sociali, tipiche del genere.

Regia: Adam Leon Con: Callum Turner – Grace Van Patten  – Michal Vondel  – Mike Birbiglia  – Louis Cancelmi  – Margaret Colin – Mariola Mlekicki  – Tashiana Washington – Rachel Zeiger-Haag Anno: 2016 Pese: Stati Uniti Durata: 83 min. Distribuzione: /
"Tramps", Adam Leon dirige il suo secondo film e lo presenta alla Festa del Cinema di Roma. Una storia d'amore atipica, dai toni indipendenti e con due giovanissimi interpreti, Callum Turner e Grace Van Patten. Il fratello di Danny (Callum Turner) finisce inaspettatamente in prigione e lo costringe ad occuparsi di un losco compito: accompagnato da un'autista deve portare una valigetta in una stazione e scambiarla. Dopo aver scoperto che l'autista è una ragazza - Ellie (Grace Van Patten), dalla quale rimane colpito quasi da subito - Danny va in stazione ma affida la valigetta alla persona sbagliata. Lui e Ellie cercheranno,…
Commento Finale - 80%

80%

Una fresca storia d'amore, atipica e impacciata, gioca sulle note di una missione decisamente possibile che lo sgraziato protagonista non riesce a portare a temine. Attori giovani e nuovi, un regista al suo secondo film e uno stile senza pretese, racconta una storia con simpatia e semplicità, senza dilungarsi in scene inutili o abbellimenti stilistici. Godibile ed accessibile a ogni genere di pubblico, intrattiene e intenerisce al punto giusto.

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About Alice De Falco

Innanzitutto è fondamentale dire che prova molto imbarazzo nel descriversi in terza persona, ma cosa non si fa per la gloria. Al mondo da fine 1996, fa le scuole (come tutti) e poi le finisce (come quasi tutti), dicendo addio al liceo scientifico e ciao al magico mondo del cinema. Da grande vuole fare la regista, avere un sacco di soldi e possibilmente sposare Wes Anderson anche se è un po’ brutto.

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