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The Town of Light – La nostra Anteprima

Volterra 1888 – 1978

In questi 110 anni di vita, l’ospedale psichiatrico di Volterra, subì numerosi cambiamenti. Nacque come sezione all’interno del ricovero di mendicità dell’ex convento San Girolamo, e morì come uno dei manicomi più grandi di Italia, con oltre 100 mila metri cubi di volume. Qui è ambientato The Town of Light, prodotto dallo studio italiano LKA fondato da Luca Dalcò. Il nostro alter ego sarà Renèe, una giovane sedicenne strappata al suo mondo e catapultata in una realtà fatta di dubbi, violenze e solitudine. La passione con cui è stato ricreato ogni dettaglio è da ammirare: mentre cammineremo nelle stanze ormai deserte del manicomio, ricreato in maniera brillante, sarà impossibile non soffermarsi sui vecchi poster e locandine appesi alle pareti, leggere lettere ricevute o mai spedite trovate in qualche cassetto di una vecchia scrivania sopraffatta dalla ruggine o semplicemente ammirare i graffiti sui muri. Tutti questi elementi cercano di fotografare il periodo storico precedente la seconda guerra mondiale (il prodotto videoludico è ambientato infatti tra gli anni 30 e 40) riuscendoci, a nostro avviso, alla perfezione.

La crudeltà della Luce

La prima opera dei ragazzi dello studio LKA colpisce subito per le tematiche affrontate. Non è la prima volta che un gioco affronta il tema della malattia mentale (basti ricordare ad esempio Sanitarium nel 1998), ma lo stato di angoscia che si prova sin dalle prima battute in comunione con la consapevolezza che si tratti di fatti realmente accaduti (ed a pochi chilometri da noi) lo rendono molto diverso da qualsiasi altro prodotto giocato fino ad oggi. Ogni oggetto trovato, da un appunto ad una cartella clinica, può nascondere un ricordo “scomodo” per Renèe e dare il via alla cutscene (ottimamente realizzate con disegni 2D) che ci condurrà in modo intelligente verso il nuovo enigma da risolvere. Il sistema prevede anche degli aiuti, ma basterà prestare un po’ di attenzione alle parole del proprio alter ego (doppiato ottimamente in italiano)  per proseguire nella storia. Essendo un gioco prettamente esplorativo, l’attenzione per l’ambiente sarà fondamentale e non vi annoierà, grazie soprattutto alla narrativa mai banale e dotata di un buon ritmo.

The Town of Light ci ha decisamente incuriosito, colpendoci principalmente su due aspetti: la narrativa egregia e l’ottima ricostruzione 3D degli ambienti. La data di uscita è fissata al 26 febbraio, ci rivedremo tra qualche giorno per la recensione completa.

About Ottavio Coscarella

Ha iniziato a videogiocare con Ghosts'n Goblins ed un vecchio Commodore 64 e non ha mai smesso. The Legend of Kyrandia e Monkey Island sono i giochi a cui è legato, World of Warcraft quello su cui ha passato anni interi. Reputa sopravvalutati Assassin's Creed e GTA, mentre combatte da anni per Binary Domain e Deadly Premonition.

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