“The Eichmann Show – Il processo del secolo” di Paul Andrew Williams, il film per la televisione prodotto in Inghilterra dalla BBC arriva al cinema in Italia come evento speciale, per celebrare il giorno della memoria, solo dal 25 al 27 gennaio 2016. Un ritratto della crudeltà umana, attraverso le ricostruzione degli eventi che hanno caratterizzato il dietro alle quinte di uno dei processi più importanti della storia. Uno studio psicologico visto dagli occhi di chi ha curato la messa in onda televisiva della trasmissione, il produttore (Martin Freeman/Milton Fruchtman) e il regista (Anthony LaPaglia/Leo Hurwitz).
Opera dal respiro drammatico è caratterizzata da un ritmo del racconto spedito che sembra andare sempre più veloce. E’ come se mancasse un “primo episodio”, un incipit che giustifichi il pathos che si viene a creare fin dalle prime scene. Nel proseguito della narrazione, sopratutto verso il finale, la storia rallenta e si focalizza sull’interiorità del personaggi protagonisti, piuttosto che sui di un analisi dei fatti. Nelle ultime fasi invece la pellicola si fa’ più riflessiva, accompagnando con più tatto i frammenti originali del processo che richiedono del tempo per essere digeriti.
I personaggi sono tutto sommato ben costruiti, non a tutti è data una tridimensionalità necessaria, ma i due protagonisti sono ben scritti e ben interpretati. Sia Martin Freeman che Anthony LaPaglia fanno un buon lavoro nel riportare il tormento di Milton Fruchtman e Leo Hurwitz, costretti a combattere con un impresa apparentemente impossibile. La trama scorre proprio grazie all’evoluzione di queste due figure, senza le quali sarebbe troppo caotica, causa l’introduzione continua di personaggi secondari e del ritmo e di un un montaggio troppo serrato.
“The Eichmann Show” è un buon film che affronta temi assolutamente intriganti e interessanti ma troppo vasti per essere riassunto in un’ora e mezza. Il problema principale è da ricercare nella scrittura che non si focalizzata fin da subito sull’evento principale. Rispetto alla televisione che ormai siamo abituati a vedere (parlando esclusivamente di quella estera), “The Eichmann Show” si colloca sotto la media. Le serie televisive di oggi ci stanno abituando ad assorbire gli eventi lentamente e con maggior cura nel dettaglio grazie ai tempi dilatati della TV.