Ispirato alla storia della risurrezione di Gesù narrata nel Nuovo Testamento, Risorto prova a battere una strada inedita nell’esposizione biblica della trama, affidando la visione ad un non credente: un potente tribuno militare romano Clavio.
Interessante appare l’approccio quasi poliziesco del film. Una spy story a tinte bibliche: abbiamo un efferato omicidio, una misteriosa scomparsa, con Clavio che investiga alla ricerca del corpo di Yeshua scomparso dal sepolcro, una caccia ai presunti ladri e un clamoroso ritrovamento, che scoperchierà credenze di vario tipo e nello stesso farà vivere al tribuno dubbi su cosa esista davvero e a che cosa credere.
Nonostante Kevin Reynolds ci abbia provato a raccontare la resurrezione di Cristo in modo differente dal passato, il film sembra sbandare fortemente nella parte puramente “religiosa” consegnandoci un Gesù quasi fantasy, poco attendibile che nel voler strizzare l’occhio al più ampio pubblico possibile, finisce per deluderli entrambi: credenti e non credenti.