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Revenant – Redivivo di Alejandro Gonzalez Iñárritu – Recensione Film

Revenant – Redivivo” il film più chiacchierato di questo inizio 2016, non considerando ovviamente il nostro Zalone, è arrivato in sala anche in Italia con la nomina del film scaccia maledizione agli Oscar per Leonardo di Caprio. Diretto dal regista premio Oscar Alejandro González Iñárritu, “Revenant – Redivivo” è una pellicola dalle qualità tecniche artistiche pazzesche tuttavia non così perfetto come ci si potrebbe aspettare da un’opera che si è guadagnata la bellezza di 12 nomination.

Caratterizzato dalla presenza di un cast stellare, nel quale oltre ai due più chiacchierati protagonisti spiccano i volti di Domhnall Gleeson, Will Poulter e Lukas Haas, “Revenant” è un opera di dimensioni mastodontiche che come il suo protagonista torna in vita da morte certa grazie alla bravura impeccabile dei suoi interpreti. Parzialmente ispirato alla vita del cacciatore di pelli Hugh Glass (Leonardo Di Caprio), abbandonato in fin di vita dai suoi compagni nel 1823, si affida ai temi universali dell’uomo come onore e vendetta per mantenere vivo ‘l’interesse dello spettatore, attraverso un viaggio nella natura incontaminata dove il metafisico e il fisico, la realtà e il surreale si incontrano. Proprio dove si scontrano i temi da sciamano di “Revenant” si vedono le prime falle di un grande esercizio di stile, cinematograficamente maestoso, fragile sotto il profilo della scrittura. Non è un caso del resto che al film manchi la nomination alla sceneggiatura.

“Revenant  – Redivivo” offre una narrazione monotona, dove il protagonista viene percosso dalla vita, dagli orsi e dagli indiani per rialzarsi prontamente. Una trama sostenuta dallo spirito umano che guarda all’obiettivo della vendetta. L’eccellente interpretazione di Leonardo Di Caprio, spinto all’estremo con questo ruolo, è sicuramente meritevole di premiazione ciò nonostante non memorabile. Curiosamente è l’antagonista Tom Hardy ad offrire il volto ad un personaggio carismatico e perfettamente delineato. Un cattivo che ruba completamente la scena.

Il regista messicano ancora una volta si mostra attratto dalle tematiche spirituali che non riesce però ad indirizzare nella giusta direzione. Come già successo per Biutiful (2010), meno per il bellissimo Birdman (2014), si avverte un distacco narrativo e lo sviluppo debole nel passaggio tra la realtà e la trascendenza.

La bellezza artistica di “Revenant – Redivivo”  è totalmente sostenuta dalla splendida fotografia glaciale di Emmanuel Lubezki, dalle interpretazioni magistrali di Leonardo Di Caprio e Tom Hardy e dalla regia perfetta di Iñárritu.  Ingredienti senza macchia che ne fanno un  film imperdibile al cinema ben oltre i limiti di una scrittura ricca di cliché ed forzature oltre i confini della sopportazione umana.

Un film privo di una vera narrazione eretto alla difesa della settima arte grazie al talento sebbene privo di originalità, scrittura e battute da tramandare. Il cinema non può essere solo arte ma anche, necessariamente, un’esperienza.

About Davide Belardo

Editor director, ideatore e creatore del progetto Darumaview.it da più di 20 anni vive il cinema come una malattia incurabile, videogiocatore incallito ed ex redattore della rivista cartacea Evolution Magazine, ascolta la musica del diavolo ma non beve sangue di vergine.

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